A un punto dallo scudetto. La Juventus batte la Fiorentina e si porta a una sola lunghezza dal titolo numero 31 della sua storia. Manca pochissimo per festeggiare, un ultimissimo passo verso una festa annunciata, eppure attesa come non mai. “Prendiamoci questo scudetto a Genova, poi prepariamoci per il Real Madrid – ha spiegato Allegri in conferenza stampa. – Bisogna ringraziare i ragazzi per questa stagione straordinaria, poi è chiaro che, quando arrivi lì, hai voglia di chiudere i giochi il prima possibile”. Il conto alla rovescia è definitivamente partito.
I bianconeri, da tempo leader incontrastati del campionato, vedono il traguardo davvero vicino, anzi vicinissimo. Se non l’hanno raggiunto ieri è solo “colpa” della Lazio, ma da sabato dipenderà solo da loro. In caso di pareggio (risultato minimo) contro la Sampdoria, sarà tricolore: obiettivo da centrare, a tutti i costi. Dopo infatti sarà tempo di pensare al Real Madrid, per provare a raggiungere l’insperata finale di Berlino. Chiudere i giochi è fondamentale, proprio come lo era vincere ieri sera. La Juve ha approcciato il match con calma, quasi sapesse che, prima o poi, avrebbe trovato la chiave per sbloccarlo.
Invece è stata la Fiorentina a segnare per prima, “merito” di un intervento di Pirlo su Joaquin che ha indotto Banti a fischiare un rigore per i viola: sassata di Gonzalo Rodriguez e 0-1 (33’). Ma la Juve ha reagito subito e, 3 minuti più tardi, ha trovato il pari con Llorente, bravissimo a spizzare di testa un cross dello stesso Pirlo. Non contenta, la Signora ha cercato il vantaggio entro i primi 45’ e lo ha raggiunto con Tevez, autore di un inedito colpo di testa su assist di Evra (45’). La rete del 2-1 ha tranquillizzato i bianconeri, consapevoli di essere davvero vicini allo scudetto.
Ma la Fiorentina non si è arresa e al 67’, complice un fallo di Chiellini su Joaquin, ha avuto la palla del pareggio: questa volta però Gonzalo Rodriguez ha fallito il tiro dal dischetto, regalando alla Signora un ulteriore sorriso. Che si è trasformato in festa al 70’, quando Tevez è scattato sul filo del fuorigioco beffando Neto con un rasoterra imparabile. La rete di Ilicic (punizione al 90’) si è rivelata utile solo per il tabellino: la Juve ha vinto ancora, avvicinandosi così al matematico tricolore.
“Questa vittoria ci consente di affrontare con serenità il resto del campionato – ha ammesso Allegri. – Prendere i tre punti non era facile, quando sei così vicino al traguardo è facile avere cali di attenzione, è inutile essere ipocriti”. Questa volta però il passo è decisivo: sabato prossimo, contro la Samp, basterà un punto, dopodiché sarà scudetto. E allora sì che la testa potrà andare definitivamente alla Champions League, vero sogno proibito dell’ambiente bianconero.