Un turnover al Max. La Juventus inaugura la 30esima giornata al Tardini di Parma (ore 18) ma il mirino è già puntato sulla Champions League. Situazione inevitabile, questa volta più che mai. Perché l’appuntamento è esattamente a metà tra la partita di Firenze e quella contro il Monaco, il tutto condito dai 14 punti di vantaggio sulla Roma, che rendono il finale di campionato quasi una formalità.
E poi c’è il Parma, squadra orgogliosa e tutt’altro che arrendevole come dimostrano i 4 punti raccolti nelle ultime 2 gare (Inter e Udinese), ma comunque ultima in classifica e alle prese con enormi problemi societari.
Scenario perfetto insomma, eppure Massimiliano Allegri non si fida. “Quella del Tardini è una partita fondamentale per il campionato, manderò in campo la formazione migliore – ha spiegato in conferenza stampa. – Bisogna fare i complimenti al Parma e a Donadoni, stanno portando avanti la stagione con grande dignità. Prendere i tre punti vorrebbe dire un altro pezzo di scudetto, poi mancheranno solo 7 partite, l’obiettivo si avvicinerebbe molto”.
Parole inevitabili e, a dire il vero, già sentite in altre vigilie. Tuttavia il concetto di “formazione migliore” è abbastanza opinabile, soprattutto per una rosa come quella bianconera: nelle ultime settimane Allegri ha sempre mischiato le carte e i risultati sono rimasti al top.
E questa sera gli esperimenti raggiungeranno l’apice per poi tornare alla normalità martedì, quando a Torino arriverà il Monaco per la partita della stagione. Tevez, Buffon, Barzagli e Pirlo non sono stati nemmeno convocati: capitano a parte (virus intestinale per lui) sono scelte mirate per arrivare al top in Champions. Il turnover riguarderà anche Evra, Chiellini, Pereyra e Morata, inizialmente in panchina per recuperare un po’ di energie. Sperimentale anche il modulo: al Tardini sarà 4-3-3 con Storari in porta, Padoin, Bonucci, Ogbonna e De Ceglie in difesa, Vidal, Marchisio e Sturaro a centrocampo, Pepe, Llorente (favorito su Matri) e Coman in attacco.
Donadoni, rinfrancato dagli ottimi risultati raccolti in settimana, tenterà quel colpaccio che avrebbe dell’incredibile con il solito 3-5-2, nel quale gli spauracchi maggiori sono rappresentati da Varela, Mauri e Belfodil. Dalle 20 in poi sarà davvero ora di pensare alla Champions League, per far sì che la parola “triplete” continui a circolare tra la tifoseria bianconera. “In questo momento è importante mantenere l’equilibrio – ha ammonito Allegri. – Non ha senso pensare ora a vincere in Europa, siamo solo ai quarti. Però è chiaro che potremmo far diventare eccezionale un’annata già ottima”. Un passo alla volta, cercando, per quanto possibile, di mantenere i fari spenti. Il metodo Allegri è questo, prendere o lasciare. E visti i risultati la scelta non sembra poi così difficile.