L’appetito vien mangiando. Dopo la sbornia di Champions la Juventus tenterà di resettare le emozioni e rituffarsi sul campionato. La attende il Genoa di Gasperini (ore 15) e uno Stadium che, con ogni probabilità, stenderà tappeti rossi agli eroi di Dortmund. Clima di festa giusto e inevitabile, per una squadra primissima in classifica e in procinto di giocarsi i quarti di Champions contro un avversario tutt’altro che fuori portata. E così quella “top eight” tanto bramata non basta più. “Sento dire che siamo stati fortunati, che il Monaco è una squadra debole – il pensiero di Allegri. – A me invece piace girare la cosa: e se fossero stati fortunati gli altri a non incontrare noi? Nulla è facile o scontato, però abbiamo le possibilità di andare avanti”. Ora che lo scoglio degli ottavi è stato superato, il tecnico bianconero può finalmente dire di aver conquistato l’ambiente. Già, perché adesso il confronto con Conte fa meno paura e, nel caso di vittoria sul Monaco, lo vedrebbe addirittura in vantaggio. Insomma, ce n’è abbastanza per lasciarsi andare a qualche frecciata… “Qualcuno diceva che non ci si può sedere in un ristorante da 100 euro con una banconota da 10? Io credo che, forse, non riusciremo a mangiare i piatti più costosi ma che al tavolo possiamo sederci eccome”. Il riferimento al ct della Nazionale è tutt’altro che casuale… Ora però è tempo di pensare nuovamente al campionato. Difficile trovare spunti di classifica per una squadra prima da mesi, addirittura a più 14 sulla seconda, ma la Juve dovrà riuscirci.
“A me non piace fare i conti: dalle mie parti si dice che, quando li fai, vengono fuori i contadini – ha scherzato l’ispiratissimo Allegri. – Contro il Genoa sarà una partita molto difficile, all’andata ci ha battuto e in trasferta ha già raccolto 20 punti. Tra questa gara e quelle con Empoli e Parma ci giocheremo molto, saranno partite decisive per il campionato. La Roma può ancora rifarsi: se facesse 33 punti arriverebbe a 83 in classifica, una quota scudetto”. Scenario ipotizzabile solo grazie alla matematica: la logica, infatti, dice che il campionato è già bello che finito. Complici infortuni (Pogba e Pirlo) e squalifiche (Morata), il tecnico bianconero farà un po’ di turnover. In difesa, davanti a Buffon, tornerà titolare Barzagli, che farà coppia con Bonucci in una linea a 4 completata da Lichtsteiner ed Evra. Dalla cintola in su, per via delle assenze, si cambierà sistema di gioco: niente trequartista, spazio al tridente. Vidal, Marchisio e Pereyra agiranno così in mediana, alle spalle di Pepe, Llorente e Tevez. Il Genoa, a secco di vittorie da oltre un mese (l’ultima volta fu il 15 febbraio scorso contro il Verona), tenterà l’impresa impossibile di battere la Signora due volte su due (all’andata decise Antonini al 95’) con il solito 3-4-3, con Bertolacci e Kucka a centrocampo e il tridente Niang-Borriello-Perotti in attacco.