La prova del nove è arrivata. Inter-Roma non è solo una sfida d’alta classifica, ma anche lo scontro tra quelle che, almeno fin qui, hanno sorpreso maggiormente. In positivo, s’intende. D’altronde i numeri parlano da soli: i giallorossi, al primo posto, hanno miglior attacco (17 gol fatti) e miglior difesa (1 solo gol subito). Subito dopo però, almeno a livello di cifre, c’è l’Inter, con 16 reti segnate e 3 incassate. Insomma, a San Siro sarà partita tosta, di quelle difficili (per non dire impossibili) da pronosticare.
“Penso che sarà un bel match, anche a livello di spettacolo – il pensiero di Walter Mazzarri. – Per noi sarà un altro esame, uno step da superare per essere sempre più competitivi. Fino a questo momento ce la siamo giocata alla pari con tutti, e anche con la Roma possiamo fare bene. Domenica poi, quando avremo incontrato tre squadre di vertice, potremo capire meglio a che punto siamo”.
In questo senso l’Inter offre più garanzie. I nerazzurri infatti, avendo già affrontato (e bene) Juventus e Fiorentina, hanno già messo a prova le proprie forze. Più un’incognita la Roma che, derby a parte (ma la Lazio non era certo al top), non si è ancora confrontata con il vertice della classifica.
“Sarà difficile, ma giocheremo per vincere – ha gonfiato il petto Rudi Garcia. – La squadra è tranquilla, serena, e questa è la cosa più importante. Avremo con noi 5 mila tifosi, una bella cosa, e spero alla fine di festeggiare con i tre punti. Quando si vince è più facile essere motivati e lavorare con fiducia. Pressione? Noi facciamo questo mestiere proprio per giocare partite così”.
Non c’è che dire, il carattere non manca certo a questo tecnico francese, capace di ribaltare la Roma giallorossa in poco più di due mesi. Anche l’Inter però si difende bene, perché Mazzarri ha fin qui svolto un lavoro straordinario. Insomma, quella tra i due allenatori promette di essere una sfida nella sfida.
“D’impatto ho una bella sensazione su Garcia – si è complimentato il nerazzurro. – Mi pare uno concreto, che fa poca prosa. I giocatori poi gli vogliono bene, quindi vuol dire che ha fatto un buon lavoro nello spogliatoio”. Il giallorosso sa bene che, dalle parti di Appiano Gentile, nulla verrà lasciato al caso: “Secondo me troveremo un’Inter che giocherà alla stessa maniera delle altre partite, in più avranno il vantaggio di essere in casa. Per me però è lo stesso, le giornate sono 38 e bisogna sempre scendere in campo per vincere”.
L’effetto San Siro non sembra spaventare più di tanto Garcia, ma forse il nerazzurro non gli evoca ricordi piacevoli. Nella stagione 2011/12 (quella sciagurata del trio Gasperini-Ranieri-Stramaccioni) il suo Lille perse due gare su due contro l’Inter. Erano i tempi della Champions League, competizione che ormai da troppo tempo le due squadre guardano solo dalla tv.
Le cose però stanno cambiando, ma questa sera non saranno ammessi errori. Pur non giocando le coppe, entrambe hanno qualche problema di formazione. Più grossi per i padroni di casa, che dovranno nuovamente fare a meno di Campagnaro e Jonathan (“Non sono infortuni seri, ma io voglio solo gente al top” ha spiegato Mazzarri), meno invasivi per gli ospiti, che saranno comunque privi di un pezzo da novanta come Maicon.
Le formazioni dovrebbero essere quelle annunciate: 3-5-2 per l’Inter, con Handanovic in porta, Rolando, Ranocchia, Juan Jesus in difesa, Nagatomo, Taider, Cambiasso, Guarin, Pereira a centrocampo, Alvarez e Palacio in attacco, 4-3-3 per la Roma, con De Sanctis in porta, Torosidis, Castan, Benatia, Balzaretti in difesa, Pjanic, De Rossi, Strootman a centrocampo, Florenzi, Totti e Gervinho in attacco. Sulla carta lo spettacolo è assicurato, in panchina pure. E allora che parli San Siro: a lui il giudizio su chi, tra Inter e Roma, sia davvero la rivelazione del campionato.