Tra passato, presente e futuro. Inter-Napoli è molto più di una semplice partita, d’altronde, con tutti gli intrecci che contiene al suo interno, non potrebbe essere altrimenti. Il piatto forte, ça va sans dire, è il doppio confronto incrociato De Laurentiis-Mazzarri e Moratti-Benitez. Storie diverse, eppure con un finale simile. Se tra il presidente del Napoli e l’attuale tecnico dell’Inter c’è stata grande passione, altrettanto non si può dire del rapporto tra l’ex proprietario nerazzurro e lo spagnolo, eppure, alla fine, resta solo il rancore. In tante occasioni De Laurentiis ha punzecchiato il suo ex allenatore, che ora vorrebbe restituirgli il “favore” sul campo. “A Napoli ho vissuto quattro anni stupendi ma quando uno lascia non sempre viene capito – ha spiegato Mazzarri.– Ad ogni modo non avrei problemi a salutare il presidente, io là ho fatto tanto e bene”.
Il tecnico nerazzurro dunque depone l’ascia di guerra, ora non resta che vedere come risponderà De Laurentiis. Nessuna cortesia invece tra Benitez e Moratti, che a dire il vero non si sono mai amati. Rafa arrivò all’Inter nell’estate 2010, quella del post triplete, ma non riuscì mai a scaldare l’ambiente nerazzurro, ancora troppo innamorato di Josè Mourinho.
“Se saluterò Moratti? Non lo so, di solito quando arrivo allo stadio vado subito negli spogliatoi – ha dichiarato sibillino lo spagnolo. – Comunque non cerco vendetta contro l’Inter, non ho nulla contro i suoi giocatori. Sono concentrato solo sulla partita della mia squadra, non ho rivincite da prendermi”. Già, perché in tutto questo c’è anche un match da giocare, seppur con motivazioni diverse. Il Napoli infatti, una volta blindato il terzo posto, non ha più molto da chiedere al campionato e sfrutterà la serata di San Siro come prova generale della finale di Coppa Italia, in programma sabato prossimo. L’Inter invece cerca una vittoria per rinsaldare ulteriormente il quinto posto e, chissà, per provare a prendersi il quarto, ora distante solo due punti. Ma come detto nell’incipit questa è una partita importante anche per il futuro. “Sarà un ulteriore esame per valutare i miei giocatori – ha ammesso Mazzarri. – Il nostro è stato un campionato strano con risultati altalenanti, voglio andarci cauto con le analisi”.
Anche sul fronte azzurro si ragiona già in vista della prossima stagione, quella che, nei piani di De Laurentiis, dovrebbe portare al tanto agognato salto di qualità. “Appena avremo chiuso il discorso terzo posto penseremo al mercato – ha spiegato Benitez. – Valuteremo se puntare su due pezzi da novanta per la Champions o se rinforzare tutta la rosa. A far crescere la squadra poi ci penserò io…”. E allora vietato sbagliare in quel di San Siro, dove Inter e Napoli si affronteranno con stili di gioco piuttosto differenti. Il 3-5-2 di Mazzarri dovrà fare a meno di Samuel e Rolando, entrambi squalificati, dunque vedrà una difesa inedita con Campagnaro, Ranocchia e Andreolli. A centrocampo ancora out Jonathan, dunque la linea a 5 sarà comporta da D’Ambrosio, Hernanes, Cambiasso, Kovacic e Nagatomo, alle spalle della solita coppia d’attacco Palacio-Icardi. Benitez risponderà con il solito 4-2-3-1 con Reina in porta, Henrique, Britos (Fernandez è squalificato), Albiol e Ghoulam in difesa, Inler e Jorginho a centrocampo, Callejon, Hamsik e Mertens sulla trequarti, Higuain in attacco.