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CAMPIONATO SERIE A – Inter, Mazzarri comincia vincendo: 2 a 0 al Genoa

CAMPIONATO SERIE A – I nerazzurri liquidano il Genoa nella ripresa con gol di Nagatomo e Palacio ma la mano di Mazzarri si vede subito – Il trainer toscano blinda la difesa e colpisce sul finale – Traversa di Icardi – Ora l’Inter sogna il ritorno di Eto’o e fra quindici giorni potrebbe chiudere l’era Moratti con l’arrivo del ricco tycoon indonesiano Thohir

CAMPIONATO SERIE A – Inter, Mazzarri comincia vincendo: 2 a 0 al Genoa

Buona la prima! L’Inter conquista tre punti importantissimi più per il morale che per la classifica, al momento ancora tutta da delineare, e fa capire al calcio italiano di voler tornare al più presto protagonista. Il gioco lascia ancora a desiderare, ma rispetto allo scorso campionato si vedono già miglioramenti significativi. Merito di Mazzarri, una sorta di “Mister Wolf” del calcio italico, uno in grado di sistemare anche le situazioni più complicate. In casa nerazzurra ha cominciato dalle fondamenta, per aggiustare una difesa che l’anno scorso ha fatto acqua da tutte le parti, vanificando il buon rendimento dell’attacco. E così, nonostante l’avversario fosse tutt’altro che trascendentale, ha schierato la sua Inter con un prudente 3-5-1-1, con Palacio unica punta appoggiato dal solo Alvarez, con Kuzmanovic chiamato a rinforzare la fragile diga Cambiasso-Guarin. Il risultato è che nel primo tempo si è vista una squadra priva di guizzi ma compatta, che non ha rischiato praticamente nulla. Nella ripresa poi, quando WM si è reso conto che il Genoa non avrebbe creato poi molti problemi, ecco le iniezioni di qualità Icardi e Kovacic. “Non dimentichiamo che questi ragazzi non vincevano in casa da quattro mesi e mezzo, c’era da esorcizzare questa psicosi – ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. – Si poteva prendere gol al primo contropiede, per questo ho voluto dare sicurezza e convinzione alla squadra. Avevo previsto dei cambi, Kovacic aveva un’autonomia ridotta e ho preferito metterlo nel secondo tempo viste le sue qualità. E’ andata come l’avevamo pensata, abbiamo concesso solo due occasioni pericolose al Genoa, per cui qualcosa s’inizia a vedere. Sono soddisfatto, si vede che i ragazzi mi seguono”. In effetti, pur in mezzo a tante geometrie stentate, il gol spacca match è proprio di stampo Mazzarriano. Azione dalla destra con il redivivo Jonathan che mette sul secondo palo per l’accorrente Nagatomo, colpo di testa e rete. Giocata tutta degli esterni, da sempre il punto di forza del tecnico toscano. Da lì in poi (76°) il match è stato in discesa, con il Genoa troppo rinunciatario nella testa per riaprirlo (a proposito, con gente come Lodi, Bertolacci, Santana e Gilardino bisogna fare qualcosa di più) e l’Inter finalmente libera di esprimere le proprie potenzialità. E così, dopo la traversa di Icardi e il colpo di testa di Ranocchia miracolosamente respinto da Perin, ecco il gol del 2-0 firmato Palacio, ottimamente servito nel corridoio da Guarin.

Il successo permette ai nerazzurri di vivere al meglio l’ultima settimana di mercato, con la suggestione Eto’o che promette di farla da padrona. E se Mazzarri ha nuovamente nicchiato (“Lo sapete, io di mercato non parlo pubblicamente”), la società ha aperto all’ipotesi. “Vediamo un po’ cosa succede” ha sorriso Moratti, “è difficile, ma nella vita non si esclude nulla” gli ha fatto eco il ds Ausilio. A proposito di Moratti, quella di ieri potrebbe essere stata la sua ultima partita da presidente nerazzurro a San Siro. Il 15 settembre infatti, giorno di Inter-Juventus, il numero uno potrebbe essere Thohir. “Non è bello dire ultima e non credo che sia così” ha nicchiato Moratti. Che sta vivendo con amarezza quest’insolita estate, ma che forse da ieri ha ritrovato buoni motivi per sorridere.    

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