Il ciclone è tornato. Mentre sulla sponda rossonera del Naviglio si consuma un’era, su quella nerazzurra ne è cominciata una nuova. La presenza a Milano di Erick Thohir non è più una novità, o perlomeno in senso assoluto. Perché in realtà il tycoon indonesiano suscita ancora tanta curiosità, sia fra i tifosi che fra gli addetti ai lavori. Con il piglio instancabile tipico degli asiatici, Thohir lavora instancabilmente ogni minuto della giornata, con l’obiettivo di costruire una grande Inter. Almeno questo è ciò che si augurano i tifosi, finora piuttosto confusi sulle manovre della nuova società.
Il presidente nerazzurro è un abile comunicatore e forse per questo ha mantenuto sin qui un profilo basso. Inevitabile però che tutti aspettino il mercato con ansia, anche perché i lavori sono in corso e questo è sotto gli occhi di tutti. Anche ieri, poche ore dopo lo sbarco da Giakarta, Thohir ha riunito tutti i suoi collaboratori nella sede del club. Al summit erano presenti Massimo e Angelo Mario Moratti, Marco Branca e Piero Ausilio, oltre a Stefano Capozucca, ds del Livorno, presentatosi per parlare di Ruben Botta, di proprietà interista ma attualmente in prestito in Toscana. Al termine della riunione, durata più di tre ore, volti rilassati e bocche cucite. “Saranno importanti i prossimi sei mesi – ha spiegato il tycoon. – Abbiamo una nuova strategia e una nuova struttura, bisognerà lavorare duro. Prima di scegliere un rinforzo giovane o esperto valuteremo le esigenze della squadra.
Di sicuro non è positivo avere in rosa giocatori che non vedono il campo”. Discorso vago, che ci lascia però in dote due indizi. Il primo: l’Inter verrà rinforzata secondo le linee guide dettate da Mazzarri. Secondo: qualcuno verrà ceduto, anche per incassare risorse necessarie. Molto più vago Massimo Moratti, che si è trincerato dietro un “non abbiamo parlato di mercato, ma Erick mi ha detto che si sta guardando in giro”. La dirigenza interista non fa nomi, ma il mercato lascia sempre qualche traccia. E’ evidente che il primo obiettivo sulla lista della spesa sia Nainggolan, centrocampista del Cagliari da tempo nel mirino nerazzurro. Il belga piace in campo e fuori, anche per le sue origini indonesiane che farebbero piuttosto comodo a Thohir. Cellino ha sempre tenuto duro, ma questa volta potrebbe accontentare il giocatore, ormai pronto per il salto di qualità. Mazzarri ha poi chiesto una prima punta, inevitabile visti gli infortuni di Milito e Icardi e le difficoltà di Belfodil. I nomi sono tanti, alcuni di grande spessore (Dzeko e Osvaldo su tutti), altri di prospettiva (Mitroglu dell’Olympiacos e Rondon del Rubin Kazan). C’è poi il discorso relativo agli esterni, subordinato però alla partenza di Pereira.
Ma nel frattempo Mazzarri dovrà cavarsela con quelli che ha. Domenica a San Siro (ore 15) arriva la Sampdoria e l’Inter non può permettersi altri passi falsi dopo quello di Bologna. Il tecnico sembra orientato a confermare la formazione del Dall’Ara, con Zanetti al posto dell’infortunato Nagatomo come unica novità. Il capitano tornerà così titolare proprio nel giorno più importante, perlomeno a livello simbolico, visto che sarà anche quello della prima a San Siro di Thohir. Oltre al tycoon e a Moratti, ci saranno anche una cinquantina di ex storici calciatori nerazzurri, invitati per benedire il nuovo ciclo.