“Ora lo so: siamo da titolo”. Roberto Mancini non si nasconde più e sceglie la partita contro il Genoa (ore 20.45), per rendere pubblico ciò che, per un motivo o per l’altro, aveva sempre voluto tenere per sé: l’obiettivo scudetto. Merito della sconfitta di Napoli, paradossalmente capace di cementare convinzioni e certezze ben più di molte vittorie.
“Da lunedì c’è più consapevolezza, ora sappiamo di poter competere anche con squadre più attrezzate di noi – ha confermato il tecnico nerazzurro. – Nonostante fossimo sotto di 2 gol abbiamo continuato a crederci e siamo riusciti a rientrare in partita. Quando sei in 10, in uno stadio come il San Paolo, puoi anche subire una goleada invece noi abbiamo creato diverse occasioni”. Tanta soddisfazione insomma, nonostante una sconfitta che è costata il primo posto in classifica. L’obiettivo, ormai reso pubblico, è quello di riprenderselo il prima possibile, magari già in questo fine settimana. Battere il Genoa non sarà sufficiente (il “pallino” ora è nelle mani del Napoli, impegnato domani contro il Bologna) ma qualsiasi risultato differente sarebbe vissuto come un fallimento.
“Noi siamo l’Inter, abbiamo l’obbligo di lottare per lo scudetto anche se il nostro obiettivo è la zona Champions – il commento di Mancini. – Nel girone di ritorno la soglia punti potrebbe anche abbassarsi, finora non ho visto avversari più forti dell’Inter. Abbiamo affrontato squadre che lottano per stare in alto e sono stati match equilibrati, questo ci fa capire che, facendo qualcosina in più, possiamo arrivare in cima”. E allora sotto con il Genoa di Gasperini, ex dal dente avvelenato capace, nella scorsa stagione, di estromettere i nerazzurri dalla lotta Europa League. “Non è in queste partite che possiamo risolvere la nostra classifica – ha spiegato il tecnico rossoblu. – Però dobbiamo provare a misurarci contro una big come l’Inter, costruita per vincere e lassù tutt’altro che per caso”.
Mancini, come al solito, non ha dato certezze sulla formazione odierna se non 5 nomi (“Handanovic, Miranda, Murillo, Melo e Jovetic”) già sicuri a prescindere. Il resto del 4-3-3 dovrebbe vedere D’Ambrosio e Telles terzini, Medel e Brozovic in mediana, Ljajic e uno tra Palacio (favorito) e Icardi in attacco. L’argentino dunque rischia una nuova panchina che, dopo la sostituzione di Napoli, aprirebbe ufficialmente il caso. Il Genoa, risucchiato nella zona calda della classifica dopo la sconfitta contro il Carpi, risponderà con Perin in porta, difesa a 3 Izzo, Burdisso e Ansaldi, centrocampo a 4 Figueiras, Rincon, Tino Costa e Laxalt, tridente d’attacco Lazovic-Pandev-Perotti.