Urge un cambio di marcia. Nel posticipo domenicale l’Inter deve assolutamente tornare alla vittoria, per la classifica e per il morale. Gli ultimi due pareggi contro Bologna e Sampdoria hanno minato alcune delle certezze che i nerazzurri sembravano aver trovato in quest’inizio di stagione, e la traballante vittoria di Coppa Italia sul Trapani non ha certo migliorato le cose. “Non siamo ancora maturi per gestire i risultati – ha ammesso Walter Mazzarri nella consueta conferenza stampa della vigilia. – Visto l’andamento di alcune partite, abbiamo raccolto meno di quanto avessimo fatto. Magari andiamo in vantaggio e ci facciamo riprendere per delle leggerezze, questo perché ci rilassiamo mentalmente. Finora la squadra ha mostrato un buon calcio, con un’organizzazione delineata e il miglior attacco del campionato, ma siamo ancora un po’ indietro”.
Insomma, nessuno si dia per scontato il terzo posto, a meno che dal mercato di gennaio non arrivino regali di prestigio. “Gli obiettivi dipendono dai rinforzi – ha spiegato il tecnico, ribadendo quanto già espresso qualche settimana fa. – Intanto finiamo il girone d’andata e arriviamo a gennaio, bisognerà capire come staranno Milito e Icardi. Poi dipende tutto dalle richieste della società, potremmo anche valorizzare il giovane Bonazzoli, uno che ha qualità ma che è solo un ragazzino. Non è detto che, siccome ti chiami Inter, devi fare subito qualcosa di eclatante. Oggi non possiamo vincere tutte le partite, sto creando una nuova mentalità. Certo, questo è un club di grande prestigio che tre anni fa ha vinto tutto, ma siamo all’anno zero e ripetersi è molto difficile”.
Patti chiari e amicizia lunga, questo il Mazzarri pensiero. Che però sa bene quanto il trittico da qui a Natale (Parma, Napoli e Milan) sia importante e delicato per la stagione dei suoi. Ecco perché il match di questa sera non si può proprio sbagliare. “Le insidie sono tante – ha ammesso il tecnico nerazzurro. – Loro sono un’ottima squadra che ha collezionato buonissimi risultati. Hanno un organico molto forte, giocano bene a calcio. Dovremo affrontare la partita nel migliore dei modi, altrimenti rischieremmo di fare male”. Di fronte poi ci sarà un ex dal dente avvelenato come Cassano, andato via dall’Inter proprio per scelta di Mazzarri. “Io non ho mandato via nessuno – ha replicato l’allenatore da Appiano Gentile. – Lui è un giocatore di grande classe, sappiamo bene quanto sia creativo soprattutto quando sta bene come adesso”. I nerazzurri tenteranno di limitarlo con la solita difesa a tre composta da Campagnaro, Rolando (preferito nuovamente a Ranocchia) e Juan Jesus. A centrocampo ci saranno Jonathan, Taider, Cambiasso, Alvarez e Zanetti, con Nagatomo recuperato per la panchina. Anche in attacco nessun dubbio: gioca Palacio, con Guarin alle sue spalle e Belfodil, l’altro ex della partita, ancora in panchina.