Il Napoli vola, il Milan sprofonda. Niente sorprese o colpi di scena, il posticipo lo hanno vinto i favoriti, espugnando così il San Siro rossonero dopo ben 27 anni d’attesa. Non è stato un successo scontato e, alla luce delle occasioni avute, probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma gli azzurri non hanno rubato nulla, anzi. Gli uomini di Benitez sono entrati in campo col piglio da grande, per nulla intimoriti dal palcoscenico della Scala del Calcio. D’altronde, visti i valori in campo, non ce n’era proprio motivo.
La classifica parla chiaro: il Napoli è primo assieme alla Roma a quota 12 punti, il Milan dodicesimo con il misero bottino di 4 punticini. I tifosi partenopei sognano, ma Benitez mantiene i piedi per terra: “Abbiamo fatto un lavoro di squadra importante, è questa la nostra forza. In più ci sono giocatori di qualità in grado di fare la differenza da un momento all’altro. Ci sono ancora tante piccole cose in cui possiamo migliorare, però il carattere è quello giusto e dobbiamo continuare così fino alla fine. E’ la nostra quinta vittoria di fila, siamo felici”.
Ne ha ben donde il tecnico spagnolo, perché nell’ultima settimana il suo Napoli ha battuto prima i vice campioni d’Europa del Borussia Dortmund, poi il Milan a San Siro. Coloro che ipotizzavano il classico braccino del tennista sono serviti, gli azzurri fanno sul serio e sanno anche soffrire, proprio come i grandi. Dopo un inizio scoppiettante (tre occasioni da gol consecutive a firma di Hamsik, Behrami e Higuain), condito dalla rete di Britos, il Napoli ha dovuto arretrare il proprio baricentro sotto la spinta del Milan, più orgoglioso che altro.
La difesa ha resistito, e proprio quando i rossoneri sembravano pronti a colpire, ecco il gol di Higuain, seppur per gentile concessione dell’impreciso Abbiati. Uno due terrificante, segno di tecnica, personalità e, perché no, fortuna. Gli azzurri vivono il classico momento in cui va tutto bene, proprio il contrario del Milan, che invece attraversa una fase davvero storta. Oltre alle colpe di Allegri (perché confermare ancora Birsa?) e dei giocatori (troppo distratti nei primi minuti, quasi fossero a Milanello a giocare la partitella del giovedì), c’è anche una buona dose di sfortuna sul mondo rossonero. Tante le occasioni create, su tutte il rigore di Balotelli che poteva riaprire il match.
Dopo 21 trasformazioni consecutive, Super Mario è però andato a sbattere contro Reina. E poco dopo il suo destro rabbioso è finito sulla traversa, a testimonianza del momento no. Nel finale il numero 45 rossonero è stato ancora protagonista, nel bene e nel male. Prima con lo splendido destro a giro che ha fissato l’1-2 finale, poi con le folli proteste nei confronti dell’arbitro Banti, che gli sono costate espulsione (doppio giallo) e trasferta di Bologna. Mercoledì Allegri, già in grande difficoltà, dovrà dunque fare a meno anche del suo uomo migliore.
“Non so cosa dire, è inutile fare confusione protestando – ha sospirato il tecnico. – C’è da dire però che Mario ha subito 3-4 falli davvero brutti, di cui 2 da dietro”. Nonostante la sconfitta (che proietta il suo Milan a 8 punti dalla vetta) Allegri non è sembrato preoccupato, forse perché abituato alle brutte partenze: “La squadra ha giocato la miglior partita del campionato sbagliando solo i primi dieci minuti. Abbiamo anche creato diverse occasioni e nella ripresa abbiamo concesso solo il tiro a Higuain da fuori area. Diciamo che, se contro il Torino eravamo stati fortunati, questa volta siamo stati bravi e sfortunati, sbagliando anche un rigore. Abbiamo ancora ottime possibilità di lottare per i primi posti, quando recupereremo tutti gli infortunati giocheremo meglio. Io ho le idee chiare, dopo la sosta, con la rosa al completo, vedrete. Gli attacchi isterici non servono a niente”.
Tutto vero, ma la riscossa deve arrivare prima. Bologna, Sampdoria, Ajax e Juventus, il cammino fino alla sosta non è facile, ma neanche impossibile. E questo Milan non può più permettersi errori.