“Bisogna portare a casa la vittoria”. Massimiliano Allegri non ha usato mezzi termini per presentare la partita odierna, che vedrà il Milan ospitare l’Udinese in quel di San Siro. Onesto il tecnico rossonero, d’altronde non avrebbe potuto essere altrimenti.
La classifica piange e la sosta, di solito ristoratrice, non ha certo aiutato a rasserenare l’ambiente. Prima la sconfitta di Caen, un secco 3-0 contro la settima della B francese che ha fatto infuriare Galliani, poi l’infortunio di Balotelli, una tegola tanto grossa quanto inattesa. Piove sempre sul bagnato, in un senso e nell’altro. Questo Milan infatti avrebbe avuto davvero bisogno di Super Mario, invece dovrà farne a meno stasera e, probabilmente, anche martedì contro il Barcellona. Un bel problema, per Allegri e per il ragazzo, che dopo la settimana in chiaro-scuro (un gol contro l’Armenia e tante, tante polemiche) sarà nuovamente costretto a tifare i suoi compagni dalla tribuna.
“La sua posizione non è semplice – ha ammesso il tecnico rossonero in conferenza stampa. – Ogni cosa che fa viene esaltata ai massimi livelli. Questo però è il destino dei grandi campioni, lui deve capire chi è e il personaggio che rappresenta, e gestirsi meglio. Per migliorare la propria immagine sono necessari dei sacrifici, altrimenti si dà adito ai media di fare polemiche. Ci spiace non averlo contro l’Udinese, sarà la quarta partita di fila che salterà”. Il mondo Milan trema, soprattutto in vista del Barcellona. Già la sfida ai blaugrana è proibitiva, figurarsi senza Balotelli… “Lunedì faremo un’ulteriore valutazione – ha rivelato Allegri. – Se l’avremo meglio, altrimenti faremo senza. L’arma in più del Milan è sempre stata il gruppo”. E proprio a quello si aggrappa l’allenatore toscano, che per cementarlo ha optato per un ritiro che, a molti, è apparso punitivo. “Non è così – ha ribattuto il tecnico. – Dopo la sosta stare un po’ insieme può fare solo bene, è importante essere uniti. Dobbiamo essere responsabili della nostra classifica deficitaria”.
Inutile girarci intorno, questa sera il Milan non potrà proprio sbagliare. Dopo l’Udinese, i rossoneri incontreranno Parma, Lazio, Fiorentina e Chievo, senza dimenticare la doppia sfida col Barcellona. Un vero e proprio tour de force, nel quale non saranno ammessi passi falsi. Si parte dai friulani, quest’anno disastrosi in trasferta (tre sconfitte in altrettante partite) e però sempre insidiosi a San Siro. “Con loro non sono mai state gare facili – ha confermato Allegri. – Hanno buoni valori tecnici, un giocatore là davanti che fa sempre la differenza (Di Natale, n.d.r.) e un allenatore che, nella sua carriera, ha dimostrato di saper fare grandi cose. Bisognerà avere pazienza e non essere nevrotici”. Non sarà facile, anche perché la lista degli indisponibili è sempre piuttosto fornita. Oltre a Balotelli, mancheranno i lungodegenti De Sciglio, El Shaarawy, Pazzini e Bonera, senza dimenticare De Jong e Mexes, entrambi squalificati.
Formazioni da inventare insomma, in particolare in difesa, dove debutterà con la maglia rossonera l’ex interista Silvestre, anch’egli al rientro da un lungo stop. Montolivo tornerà davanti alla difesa, Birsa agirà sulla trequarti alle spalle di Robinho e Matri. Solo panchina invece per Kakà, ancora lontano dalla condizione migliore. “Ricardo ha mezz’ora nelle gambe, non di più – ha spiegato Allegri. – Il suo recupero sarà graduale, non possiamo rischiare un’altra ricaduta. L’importante è averlo a disposizione, questo è un primo passo verso il rientro definitivo”. Un po’ come quello che il tecnico spera avvenga contro l’Udinese. Il primo passo verso una rimonta in classifica auspicata da tutto il mondo Milan.