Un altro passo verso la normalità. Il Milan formato San Siro si dimostra cinico ed efficace: con l’1-0 sul Chievo sono 4 le vittorie interne su 5 partite, bottino di tutto rispetto che, questa volta sì, riporta il sereno attorno a Mihajlovic. Dopo il Sassuolo bisognava battere anche i veronesi, senza se e senza ma: i rossoneri ci sono riusciti e ora la classifica, dopo settimane di buio pesto, torna a vedere un po’ di luce.
Non è tanto questione di piazzamento (8°) ma di punti: con i 3 di ieri diventano 16, 5 in meno di Napoli, Fiorentina e Inter e solo 7 dalla Roma capolista. Non che due vittorie bastino ad azzerare tutti i problemi, ci mancherebbe, ma certo aiutano a vedere le cose con più calma e ottimismo. D’altronde Mihajlovic, che sabato scorso aveva invocato addirittura un esorcista, ha finalmente qualche motivo per sorridere: il 4-3-3 funziona sempre meglio e così, dopo aver subito gol contro Torino e Sassuolo, è arrivata la prima partita a rete inviolata.
“E’ una vittoria fondamentale – ha ammesso il tecnico rossonero senza mezzi termini. – Ci permette di risalire la classifica e di ritrovare fiducia. Non abbiamo subito gol e questo è un bel progresso ma anche contro il Sassuolo avevamo concesso poco o nulla. Mi spiace solo per il brutto primo tempo, per fortuna che nell’intervallo si possono sistemare tante cose”. Possiamo solo immaginare il grado di sfuriata del serbo al termine dei primi 45’, certo è che nella ripresa il Milan, comunque “sul pezzo” anche nella prima parte, ha spinto sull’acceleratore.
E infatti, dopo averlo sfiorato con un bel colpo di testa di Kucka (5’, grande parata di Bizzarri), ha trovato il gol che gli ha permesso di vincere l’incontro. Non con Bacca, Cerci o Bonaventura, né tantomeno con i ben più quotati Bertolacci o Montolivo bensì con Antonelli, bravo a sfruttare una sponda e a battere il Chievo con un rasoterra di destro angolato e preciso. A quel punto il Milan ha provato a chiudere i giochi con il secondo gol ma non ci è riuscito, un po’ per la solita imprecisione, un po’ per un comprensibile calo fisico-atletico.
Nel finale il Chievo ha fatto venire un bel brivido sulla schiena del popolo rossonero ma Donnarumma, schierato nuovamente titolare al posto di Lopez, ha detto no all’ex Paloschi con una bella parata. Ad ogni quel che contava era vincere e la squadra di Mihajlovic ci è riuscita: ora la classifica dà ben altre prospettive e anche la trasferta in casa Lazio fa un po’ meno paura.
“Ora le cose si fanno interessanti – il commento di Adriano Galliani. – Domenica avremo una partita molto difficile ma le cose sono ben diverse rispetto a due settimane fa”. Potere della vittoria, l’unica vera medicina per una squadra di calcio. E questo Milan, dopo averla desiderata per tanto tempo, non vuole più farne a meno.