Milan, se ci sei batti un colpo. Dopo i passi falsi di Empoli e Cesena i rossoneri tornano in campo contro il Chievo, per giunta nel loro stadio (ore 20.45). Impossibile toppare ancora, pena aprire ufficialmente un dossier di crisi sul gruppo di Pippo Inzaghi. “Sono contento di tornare a San Siro, abbiamo bisogno del nostro pubblico – ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. – La partita è difficile, non dimentichiamoci che il Chievo ha vinto a Napoli ma sono sereno. Faremo per intero il nostro dovere”. Inutile girarci attorno, i rossoneri hanno un solo risultato a disposizione. Si è detto tanto e bene del Milan dopo le prime due gare di campionato, tanto da convincere l’opinione pubblica che sarebbe stato possibile lottare per le posizioni nobili della classifica.
Poi è arrivata la sconfitta con la Juventus e, soprattutto, il doppio pareggio in provincia contro Empoli e Cesena. Risultati contraddittori proprio come le prestazioni della squadra: ottime in fase offensiva, decisamente brutte in quella difensiva. “Corini ha detto che giochiamo un buon calcio e questo mi gratifica – il pensiero di Inzaghi. – Juventus e Roma a parte noi siamo lì nel gruppone. L’ambizione di tornare presto a lottare per lo scudetto c’è, però ci vuole pazienza. Ho fiducia, il lavoro pagherà, torneremo ai livelli del passato rendendo così fiera la società”. Già da questa sera vedremo se ci saranno stati o meno dei miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. E’ stata questa finora la “faccia nera” del Milan, costretto a contare 9 gol subiti in appena 5 giornate.
Problema generale, figlio di errori tattici e individuali. “Non incassare reti è sempre fondamentale ma giocando in modo offensivo sarà difficile vedere degli 0-0 – ha proseguito Superpippo. – Quelli che abbiamo preso nelle ultime partite sono stati strani, è evidente che dobbiamo migliorare. Ad ogni modo io voglio divertire il pubblico, vincendo ovviamente…”. Nessun dubbio insomma sull’indole d’attacco che Inzaghi vuole dare al suo Milan, e infatti anche questa sera si vedrà una formazione a trazione anteriore. “Non ho dubbi tattici, giocheranno quattro giocatori offensivi” ha ammesso il tecnico, il cui pensiero è più che altro rivolto agli uomini da schierare. Menez è convocato ma non sta benissimo, ecco perché potrebbe andare in panchina in virtù di El Shaarawy, messo da parte nelle ultime partite. “Io lo stimo e anche l’ambiente lo ama – ha glissato Inzaghi. – Però ho 7 attaccanti, 4 giocano e 3 stanno in panchina. Decido sempre per il bene della squadra”. Se giocherà il Faraone probabile il ritorno al 4-3-3, con Bonaventura possibile sorpresa a centrocampo al posto di Muntari. Sicuro di una maglia invece Fernando Torres, indipendentemente dal sistema scelto. Più che i numeri infatti conterà vincere. E questo Inzaghi lo sa molto bene.