Fischi a San Siro. Finisce così Milan-Lazio, con i tifosi rossoneri a urlare tutto il loro disappunto verso l’ennesimo risultato negativo della squadra. C’è da capirli, perché l’1-1 accontenta soprattutto gli ospiti, ora usciti definitivamente dalla crisi. Il Milan invece non vede la luce in fondo al tunnel, come testimonia una classifica ai limiti dell’orrido.
Inutile parlare di rimonte e di zona Champions, la distanza dalle big è siderale e non solo per quanto riguarda i punti. In una serata grigia proprio come il cielo milanese, l’unico raggio di sole arriva, guarda un po’, da un brasiliano. Ricardo Kakà torna a segnare con la maglia rossonera e lo fa a modo suo, ovvero con un gol bellissimo.
Si capisce subito che il numero 22 è in palla, visto che nei primi 18 minuti sfiora la rete due volte: la prima con un destro alto sopra la traversa, la seconda con un diagonale rasoterra che sfiora il palo. A dire il vero nei primi minuti tutto il Milan sembra muoversi con grazia, e qualcuno comincia a sperare in una serata positiva.
Alla lunga però la Lazio, schierata in modo molto prudente da Petkovic, prende coraggio, anche se più per necessità che per virtù. Al 54’ infatti Kakà illumina San Siro con un destro a giro meraviglioso, un gol che riporta indietro le lancette del tempo a qualche anno fa, quando certe magie del brasiliano erano all’ordine del giorno. Sembra il coronamento perfetto per una vittoria del Milan, invece viene fuori la Lazio. Che aspetta il momento giusto per colpire, ma quando lo trova fa male.
Al 72’ Candreva mette in mezzo un bel cross sul quale si avventa Ciani, lasciato incredibilmente solo da Zapata. Per il difensore biancoceleste è uno scherzo battere il povero Gabriel e regalare ai suoi l’1-1. Il Milan prova a rituffarsi nella metà campo avversaria, ma i ritmi sono calati così come le idee. Allegri prova a risvegliare i suoi inserendo Matri, Poli e Robinho al posto di Birsa, Muntari e Kakà, ma è la Lazio a sfiorare il vantaggio con un contropiede malamente fallito da Klose. Il match si chiude con un tiraccio di Robinho che finisce in curva. San Siro non gradisce e già trema pensando alle prossime due partite, che vedranno i rossoneri affrontare Fiorentina e Barcellona. Gare proibitive, ma decisive. Per la stagione e per Allegri.