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CAMPIONATO – Pazzo Milan, la tripletta di Pazzini gli regala la vittoria a Bologna e il sorriso

Chiamatelo “Pazzo” Milan. Perchè dopo un’estate passata a rimpiangere l’Ibra che fu, ieri sera è arrivato l’uragano Pazzini. Che non ha e non avrà mai la classe dello svedese, ma segna gol altrettanto pesanti. Chiedere al Bologna, travolto dall’attaccante rossonero al debutto da titolare con la nuova maglia, che si ritrova sconfitto proprio nel momento in cui assaporava il colpaccio.

A dire il vero nella tripletta dell’ex interista c’entra anche l’arbitro Tagliavento, reo di aver concesso un rigore inesistente proprio a suo favore, quando in realtà era stato lui a commettere fallo, ma al Pazzo poco importa. Gol su rigore, di rapina e di classe, il repertorio messo in mostra al Dall’Ara è persino troppo generoso. “Una serata fantastica, quando fai una tripletta è bellissimo, farò firmare il pallone da tutti i miei compagni. – ha dichiarato euforico l’attaccante nel post partita. – Venivo da un periodo così così, avevo molta voglia. La condizione non è ottimale ma sono contento di aver ripagato la fiducia del mister e della società. Ora c’è la sosta e la vittoria ci permetterà di lavorare con più tranquillità ed entusiasmo”. Insomma, il Pazzo show è servito, ma il Milan visto ieri sera ancora non convince.

L’inizio è stato buono, ma dopo il vantaggio di rigore (che come detto non c’era) ai rossoneri è venuto il classico “braccino del tennista”. Nonostante Allegri chiedesse di salire, il Milan si è messo a difendere basso, quasi avesse paura della furia atletica del Bologna, e come da copione ha subito il pareggio (Diamanti su rigore, questo sì sacrosanto). Nella ripresa poi i rossoblu sono partiti forte, ma progressivamente si sono spenti, e proprio quando la partita sembrava incanalarsi sulla via di un triste pareggio, ecco che si è materializzato il ciclone Pazzini. Oltre all’attaccante, meritano un elogio Acerbi, De Sciglio (il primo preciso e puntuale, il secondo anche propositivo) e Boateng, davvero un altro giocatore rispetto a quello visto contro la Sampdoria. Nel complesso però c’è ancora molto da fare e non c’è dubbio che vittoria e sosta aiuteranno molto, anche per ricompattare il rapporto tra dirigenza e allenatore, apparso davvero ai minimi storici. “Non ci sono problemi tra me e Galliani. – ha ribadito Massimiliano Allegri. – Lui ha detto che la squadra deve lottare per il titolo e questo non cambia quello che ho detto io e quello che ci siamo detti tra di noi.

Voglio chiarire che con la società non ci sono discussioni, anzi vorrei ringraziarla per gli acquisti. Noi siamo il Milan e non ci tireremo indietro per lottare per i primi tre posti: se saremo bravi arriveremo lì e magari vinceremo lo Scudetto, se no vorrà dire che qualcun altro sarà stato più bravo di noi”. Chi vivrà vedrà, ma dopo il Pazzini show l’ambiente milanista è tornato a sorridere. Di questi tempi è già qualcosa.

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