Adesso è ufficiale: la Juve non può più commettere errori. La vittoria del Napoli sul Catania ha azzerato il vantaggio dei bianconeri, che oggi devono necessariamente espugnare Verona se vogliono tornare lassù cima. Tre punti dunque sarebbero fondamentali, e non solo per la classifica. Il momento infatti è il più duro dell’intera gestione Conte, anche se il tecnico non la pensa così: “Se guardo la classifica dico di no, e nemmeno se guardo la Champions o la Coppa Italia. Abbiamo sfiorato la finale e rivedendo la doppia sfida con la Lazio meritavamo qualcosa in più. I risultati vengono dopo la prestazione, sono molto sereno: la squadra non mi è mai dispiaciuta, tranne nel secondo tempo contro la Sampdoria. Con i ragazzi abbiamo fatto un’analisi approfondita sul perché nelle ultime partite siamo stati rimontati 4 volte e sui tanti gol subìti”.
Antonio Conte non si nasconde, ma ci tiene a fare alcune precisazioni. Anzitutto sulle aspettative attorno alla sua Juventus: “Abbiamo un solo anno e mezzo di lavoro insieme alle spalle, stiamo costruendo. A volte leggo che la Juve è una squadra già fatta e formata, ma se siamo diventati un punto di riferimento dopo così poco tempo vuol dire che siamo messi male tutti quanti. Non pensiamo a tutto e subito. C’è un percorso da fare, settimane fa ho sentito parlare di Triplete, cose da pazzi. Dobbiamo cercare di rivincere in Italia, sarà molto, molto difficile, e poi possiamo pensare all’Europa. L’ anno scorso ci siamo inventati la vittoria, ma nessuno si deve nascondere dietro la Juve”. Poi sul mercato, ritenuto deludente dalla maggior parte dei tifosi bianconeri. Tutti aspettavano il top player, invece è arrivato “solo” Anelka: “Sono sempre stato chiaro, dall’inizio: non c’erano risorse economiche, per questo motivo smentivo i nomi altisonanti. Il Milan ha messo in preventivo di spendere 20 mln più bonus, noi forse non abbiamo trovato il giocatore o le condizioni giuste, o non ce la siamo sentita di impegnarci economicamente anche per gli anni a venire. Aguero non si muove, Suarez pure. Come Cavani, Jovetic e Tevez, mentre Drogba costava troppo. Si poteva fare meglio, ma anche peggio…”. Un Conte all’arrembaggio insomma, anche nei confronti della propria dirigenza, seppur in punta di fioretto. Nessun attacco invece al sistema arbitrale, come d’altronde dimostrato dalla scelta di non fare ricorso. Il tecnico, squalificato per 2 turni in seguito alla plateala scenata con Guida, guarderà Chievo-Juventus dalla tribuna: “Ci sono dei regolamenti che vanno rispettati. Posso contestare le regole, è nel mio diritto, ma le rispetto. Andiamo a Verona sereni, pensiamo al campo e accettiamo tutte le situazioni. Dobbiamo essere più forti e sapere che ci sono momenti più o meno favorevoli”. Questo è decisamente sfortunato anche dal punto di vista numerico: tra infortuni (su tutti Marchisio e Chiellini), squalifiche (Bonucci e Vucinic) e cause di forza maggiore (Asamoah in Coppa d’Africa), la formazione è tutta da reinventare. Ecco perché crescono le possibilità di vedere Anelka in campo, seppur a partita in corso. Il francese non ha i 90 minuti nelle gambe, ma si è allenato regolarmente e potrebbe debuttare con la maglia bianconera.
PROBABILI FORMAZIONI
Chievo (5-3-2): Puggioni; Sampirisi, Dainelli, Andreolli, Cesar, Jokic; Hetemaj, L. Rigoni, Cofie; Thereau, Paloschi.
In panchina: Ujkani, Squizzi, Acerbi, Vacek, Papp, Farkas, Seymour, Spyropoulos, Guana, Hauche, Stoian.
Allenatore: Eugenio Corini.
Indisponibili: Sardo, Dramé, Luciano, Pellissier, Samassa (Coppa d’Africa).
Squalificati: nessuno.
Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Peluso; Matri, Giovinco.
In panchina: Storari, Branescu, Rugani, Isla, Padoin, De Ceglie, Giaccherini, Beltrame, Anelka, Quagliarella.
Allenatore: Antonio Conte (squalificato, in panchina Angelo Alessio).
Indisponibili: Marchisio, Chiellini, Pepe, Bendtner, Asamoah (Coppa d’Africa).
Squalificati: Bonucci, Vucinic, Chiellini.
Arbitro: Mauro Bergonzi (Genova).
Assistenti di linea: Niccolai – Grilli.
Assistenti di porta: Rocchi – Tommasi.
Quarto uomo: De Luca.