Tanto rumore per nulla. Il tanto atteso ricorso per Balotelli si è risolto con una vittoria che, per usare un gergo pugilistico, sa tanto di no contest. L’attaccante rossonero, squalificato per tre giornate, ha visto ridursi la pena di un turno. La Corte di Giustizia Federale gli permetterà così di giocare Milan-Catania di domenica prossima, ma non il big match contro la Juventus. Il sorriso è amaro e appena pronunciato: perché va bene che tutte le partite valgono tre punti, ma Super Mario avrebbe fatto molto più comodo in quel di Torino che contro i siciliani.
Il weekend di Juventus-Milan comincia così, con una decisione ponzio-pilatesca che rispecchia perfettamente il calcio italiano, a sua volta figlio della politica vera e propria. Immaginatevi però che polverone si sarebbe alzato di fronte ad una sentenza totalmente assolutoria…meglio non pensarci e occuparci invece del big match dello Stadium. Rispetto all’anno scorso i toni sono molto più bassi e concilianti, d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Juve e Milan sono separate da ben 15 punti e lottano per obiettivi profondamente diversi. La Vecchia Signora ha messo da tempo nel mirino il titolo numero 29 (o 31, a seconda dei punti di vista) ed è padrona in tutto e per tutto del proprio destino. Ormai anche i bookmakers si sono arresi e non quotano neanche più la lotta scudetto. Gli statistici sono già all’opera, i calcoli cominciati da tempo: il titolo potrebbe arrivare già domenica prossima, a patto che i bianconeri battano Milan e Torino e che il Napoli non vada oltre due pareggi contro Cagliari e Pescara. Scenari di difficile attuazione anche per i bianconeri più accaniti, ma la sostanza non cambia: lo scudetto è a un passo e la Juve ha voglia di chiudere i giochi al più presto. Dunque col Milan servono i tre punti e poi diciamoci la verità: la Torino bianconera darebbe volentieri una lezione ai rivali di sempre. Le polemiche dello scorso anno non sono mai state dimenticate, così come la sconfitta dell’andata (decisa da un rigore inesistente di Robinho) e le classifiche provvisorie di Galliani, che ultimamente ama sottolineare come il Milan, prendendo in considerazione il solo 2013, avrebbe gli stessi punti della Juve. Dopo avergli risposto in conferenza stampa, Conte vuole farlo anche sul campo. Il tecnico bianconero però sa bene che non sarà facile. Il Milan sta bene, non perde una partita dal 22 dicembre e si gioca le ultime chance di secondo posto. Il pallino è chiaramente nelle mani del Napoli, ma intanto i rossoneri devono fare il loro, per poi sperare in un paio di scivoloni di Mazzarri e compagni. Prendere punti a Torino, per giunta senza Balotelli, è molto difficile, ma non impossibile. Inter e Sampdoria insegnano, lo Stadium non è più una fortezza inespugnabile. Oggi, tra conferenze stampa e allenamenti, conosceremo le strategie di ambo le parti, ma di una cosa possiamo essere sicuri a prescindere. Questa partita la vogliono vincere tutte e due, possibilmente senza polemiche. Dopo gli ultimi incontri, sarebbe anche ora.