La quiete dopo la tempesta. O almeno questo spera l’Inter, che dopo una settimana dai toni altissimi (a tratti persino esasperati), vorrebbe tornare a parlare solo di calcio, magari con una bella vittoria. Ci proverà al Nereo Rocco di Trieste, campo scelto dal Cagliari per questo finale di stagione, in un clima che sarà inevitabilmente più favorevole ai nerazzurri che ai “padroni di casa”. Non per questo però sarà facile: i sardi sono in ottima forma e nel girone di ritorno hanno perso soltano una volta (0-3 a Bologna). L’opposto dell’Inter, che ha distrutto nella seconda parte di stagione tutto ciò di buono che aveva costruito nella prima. “Per me il Cagliari è una squadra ammirabile, mi piace – il pensiero di Andrea Stramaccioni. – Lo rispettiamo, hanno meritato da tempo la salvezza, sono una squadra che può ambire anche a qualcosa in più. Giocano in maniera consolidata da anni e vantano 5 attaccanti pericolosi e ben integrati. Per noi sarà una partita difficile”. Come tutte del resto, perché ultimamente l’Inter ha incontrato difficoltà contro qualsiasi avversario.
“Il nostro 2013 non è stato positivo come risultati, perché l’anno solare si era chiuso in un’altra posizione di classifica. Ma non faccio bilanci adesso, mancano 7 partite. Dobbiamo invertire la tendenza e poi vedremo”. Sotto sotto Strama crede ancora all’obiettivo principale di questa stagione, quella Champions League che sarebbe importantissima per la casse societarie (ballano circa 30 milioni) ma che dista ormai 8 punti. “Sarò un testone ma io alla Champions League ci credo ancora e lo farò sempre a meno che non ci sia la matematica certezza – ha ribadito il tecnico. – Le italiane in generale hanno fatto tesoro dell’esperienza in Europa League, non serve ripetere gli errori. A maggior ragione noi abbiamo avuto più problemi con la lista, visto che abbiamo giocato la prima gara il 2 agosto”.
L’impresa (di questo si tratterebbe) di agganciare il terzo posto necessita un ruolino di marcia impeccabile. In mezzo però c’è una semifinale di Coppa Italia con la Roma (mercoledì a San Siro, si parted al 2-1 per i giallorossi) che può valere una fetta di stagione. Ecco perché, alla vigilia, qualcuno ipotizzava un po’ di turnover. “Non parlerei di questo in vista della Roma, che è una gara importantissima, ma vogliamo finire bene il campionato dando tutto – la risposta di Stramaccioni. – Dietro, con l’infortunio di Chivu e con la perdita di Mbaye ho soltanto Ranocchia, Samuel, Silvestre e Juan Jesus. Cercherò di mettere in campo i giocatori migliori senza alterare il rendimento della squadra. Palacio in campo con la Roma? No, credo di no”. Dunque gli unici a riposare in vista di mercoledì saranno Samuel (al suo posto tornerà Silvestre dal primo minuto) e Cambiasso (confermata la coppia centrale Gargano – Kovacic). Nessuna alternativa invece in attacco, dove Rocchi è l’unica punta disponibile e sarà utilizzato in un tridente con Alvarez e Guarin.
Inevitabile poi aprire il capitolo arbitri. Dopo le feroci polemiche post Atalanta (cominciate con le dichiarazioni di Moratti, proseguite con quelle di Bonolis, concluse con il deferimento dello stesso presidente nerazzurro), Stramaccioni ha preferito evitare di rincarare la dose. “Con gli arbitri non ci sono problemi, è tutto passato, non ci devono essere altri discorsi – il suo pensiero. – Abbiamo le nostre colpe, spesso abbiamo sbagliato l’appuntamento con la continuità, ma non ci siamo mai tirati indietro. Contro l’Atalanta quel rigore è arrivato quando l’Inter aveva la partita in pugno, poi ci sono stati 10-12 minuti in cui abbiamo sbandato e costruito la nostra sconfitta. Per ciò che riguarda noi il discorso arbitrale si è chiuso domenica sera”. Oggi dunque il signor Celi può stare tranquillo. Ma qualcosa ci dice che il suo fischietto sarà più incandescente del solito.
PROBABILI FORMAZIONI
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Avelar; Cabrera, Conti, Ekdal; Cossu; Pinilla, Sau.
In panchina: Anedda, Murru, Ariaudo, Casarini, Dessena, Eriksson, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Nenè.
Allenatore: Ivo Pulga – Diego Lopez.
Indisponibili: Pisano, Avramov.
Squalificati: Nainggolan (1).
Diffidati: Sau, Conti, Pisano, Ekdal, Pinilla, Dessena.
Inter (3-4-2-1): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Kovacic, Pereira; Alvarez, Guarin; Rocchi.
In panchina: Carrizo, Belec, Jonathan, Samuel, Benassi, Belloni, Nagatomo, Kuzmanovic, Cambiasso, Forte.
Allenatore: Andrea Stramaccioni.
Indisponibili: Cassano, Milito, Palacio, Obi, Mudingayi, Castellazzi, Stankovic, Chivu.
Squalificati: Schelotto (1).
Diffidati: Palacio, Cambiasso.
Arbitro: Domenico Celi (Bari).
Assistenti di linea: Grilli – La Rocca.
Assistenti di porta: Mazzoleni – Pruzzo.
Quarto uomo: Vuoto.