E’ Inter-Genoa, ma sarebbe meglio chiamarla “La nascita di Strama”. L’ultima del 2012 coincide con l’amarcord più bello per il tecnico interista, che il primo aprile scorso (per l’appunto nove mesi fa) debuttò sulla panchina nerazzurra. Allora come oggi l’avversario era il Genoa, che si ripresenta a San Siro con una situazione di classifica persino peggiore. “Il tempo di un parto… – ha scherzato Strama. – Mi sembra di parlare di 4-5 anni fa, ho provato un’emozione indescrivibile e quella partita rimarrà sempre nel mio cuore, ma questa è un’altra gara e dovremo avere la fame giusta per vincerla”.
Di fronte ci sarà un avversario quasi disperato: penultimo in classifica con soli 13 punti (ma senza la penalizzazione il Siena sarebbe davanti), il Genoa di DelNeri ha perso 7 delle ultime 9 partite. Un ritmo da retrocessione, e infatti il match di San Siro (ore 12.30) sarà l’ultima possibilità per l’ex tecnico della Juventus. Ai liguri inoltre mancherà Borriello, non convocato per motivi ancora oscuri (probabilmente disciplinari).
Ci sarebbe da sfregarsi le mani, ma Stramaccioni ha spento sul nascere i facili entusiasmi: “Rispetto molto questa partita, per noi ha una valenza fondamentale. Anche se il Genoa non attraversa un buon momento, in una partita singola può mettere in difficoltà chiunque. Col Napoli non meritava di perdere e ha giocato con la stessa formazione che probabilmente affronterà l’Inter. E’ importante far bene e girare la boa da secondi in classifica”.
Un piazzamento che accontenta il tecnico, almeno per ora: “E’ una situazione soddisfacente se si guarda dall’inizio del progetto. Nonostante il passo falso di domenica siamo ancora secondi. I paragoni con i primi non mi interessano, noi siamo in un percorso che adesso prevede la ricerca della continuità di risultati. Vogliamo chiudere secondi per fare un grande girone di ritorno, anche perchè recupereremo tanti giocatori”. Inevitabile pensare al mercato, e dunque a Sneijder. Wesley, in vacanza già da inizio settimana, è sul piede di partenza, anche se la moglie Yolanthe (di questi tempi l’unica fonte d’informazione) continua a cambiare versione.
“Siamo in procinto di lasciare Milano, tutto potrebbe chiudersi nei primi giorni di gennaio” aveva dichiarato nel pomeriggio ad una tv olandese, salvo poi ritrattare in serata: “Quante domande sulla nostra situazione: per quanto ne so, non lasceremo Milano”. Che dietro ci sia il Milan? In questo caso le nostre indiscrezioni troverebbero conferma, ma a questo l’Inter penserà solo tra qualche ora, perché prima c’è da affrontare il Genoa con qualche grattacapo di formazione. La squalifica di Guarin è stata confermata, dunque il colombiano non sarà disponibile, così come Nagatomo. Ci sarà invece Cambiasso, che stringerà i denti dopo la botta presa a Roma contro la Lazio e farà coppia con Gargano. Là davanti assisteremo al ritorno del tridente Cassano-Milito-Palacio. Strama confida in loro per far sì che un giorno speciale non si trasformi in uno da dimenticare.
PROBABILI FORMAZIONI
Inter (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Pereira; Palacio, Milito, Cassano.
In panchina: Belec, Di Gennaro, Silvestre, Chivu, Romanò, Mbaye, Jonathan, Mariga, Benassi, Duncan, Alvarez, Livaja.
Allenatore: Andrea Stramaccioni.
Indisponibili: Stankovic, Obi, Mudingayi, Castellazzi, Nagatomo, Coutinho.
Squalificati: Guarin (1).
Genoa (4-1-4-1): Frey; Sampirisi, Canini, Granqvist, Antonelli; Toszer; Rossi, Kucka, Bertolacci, Vargas; Immobile.
In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Kranjic, Melazzi, Merkel, Piscitella, Said, Anselmo, Hallenius.
Allenatore: Luigi DelNeri.
Indisponibili: Ferronetti, Jorquera, Bovo, Jankovic, Borriello.
Squalificati: Seymour (1), Moretti (1).
Arbitro: Andrea Gervasoni (Mantova).
Assistenti di linea: Dobosz – Barbirati.
Assistenti di porta: Doveri – Ciampi.
Quarto uomo: Giordano.