Notte per cuori forti allo Juventus Stadium. Il feudo bianconero infatti ospiterà il derby della Mole numero 226, il 161° in campionato. Comunque vada sarà una serata storica, perché per la prima volta una stracittadina italiana andrà in scena a “stadi separati”, sulla scia di quanto accade abitualmente all’estero. La vigilia è stata carica di attese, forse più per il Toro, da sempre più sensibile all’aria da derby, che per la Juve, già proiettata a Donetsk, dove mercoledì si giocherà il proseguo in Champions League. Ma i bianconeri non possono permettersi troppe distrazioni, non dopo la sconfitta di Milano, che ha pericolosamente riavvicinato il Napoli in classifica. Il derby poi, si sa, vale doppio, soprattutto per chi lo vive quotidianamente. Ecco perché alla vigilia ha preso la parola Claudio Marchisio, uno che essendo nato a Torino e cresciuto nel settore giovanile bianconero, sente questa sfida più di ogni altro. “La si aspettava da tanto questa partita , non solo noi, ma anche i giocatori del Toro, i nostri tifosi, la città, è bello rivivere una sfida così importante – ha spiegato il “Principino” con un filo di emozione. – Non è importante solo perché è il derby, ma anche perché vogliamo rifarci dopo la partita contro il Milan. Sappiamo che per loro è molto importante, ma per noi non lo è sicuramente meno. Si gioca nel nostro stadio per la prima volta, quindi sappiamo di avere il pubblico dalla nostra parte e cercheremo di dare il massimo”.
Nessuna distrazione da Champions insomma, almeno per i giocatori. Perché Conte, sempre più vicino al ritorno in panchina (avverrà domenica prossima a Palermo), farà sicuramente un po’ di turnover. In difesa c’è il dubbio Chiellini, tornato a disposizione pochi giorni fa: “King Kong” è uno da derby, ma Conte potrebbe risparmiarlo in vista di Donetsk. Ad ogni modo la decisione verrà presa solo all’ultimo, in base alle condizioni del giocatore. Il reparto che cambierà di più sarà però il centrocampo, che rispetto al match contro il Milan potrebbe vedere 3 volti nuovi su 5. L’acciaccato Vidal verrà tenuto a riposo e il suo posto sarà occupato da Pogba, mentre sulle fasce giocheranno Lichtsteiner e uno tra Giaccherini e De Ceglie. Solo panchina dunque per Isla (bocciato a San Siro) e Asamoah, fin qui uno dei più utilizzati. Dubbi anche in attacco, dove l’unico sicuro di giocare è Sebastian Giovinco. L’altra maglia è contesa da Vucinic e Quagliarella, col montenegrino leggermente favorito.
Sul fronte Torino nessun dubbio di formazione e tanta voglia di tornare a vincere il derby. L’ultima gioia in questo senso risale addirittura al 9 Aprile 1995, quando una doppietta di Ruggero Rizzitelli sconfisse l’armata di Marcello Lippi. Da allora 12 partite (le due squadre non si sono incontrate molto spesso) e ben 8 vittorie della Juventus, l’ultima il 7 marzo 2009, firmata da un colpo di testa di Chiellini.
Giampiero Ventura sa che non sarà facile, ma confida nel classico “cuore Toro”: “Loro sono una schiacciasassi, hanno perso tre volte in 63 partite. E saranno concentratissimi e determinatissimi, visto che vivono una settimana importante, fra derby e Champions League. Ma si dice che la stracittadina sia una partita diversa dalle altre, no? E se noi facciamo le cose per bene…”.
PROBABILI FORMAZIONI
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Giaccherini; Vucinic, Giovinco.
In panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Marrone, Isla, De Ceglie, Vidal, Padoin, Asamoah, Pepe, Bendtner, Matri, Quagliarella.
Allenatore: Antonio Conte (squalificato, in panchina Angelo Alessio).
Indisponibili: Caceres.
Squalificati: nessuno.
Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Santana.
In panchina: Gomis, Di Cesare, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Stevanovic, Sgrigna, Verdi, Vives, Sansone.
Allenatore: Giampiero Ventura.
Indisponibili: Bakic.
Squalificati: nessuno.
Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze).
Assistenti di linea: Manganelli – Tonolini.
Assistenti di porta: Romeo – Ciampi.
Quarto uomo: Vuoto.