Genova spartiacque dello scudetto. Forzatura temporale a parte (nessuna partita può essere realmente decisiva a dicembre), Sampdoria e Genoa affronteranno Juventus e Roma, rispettivamente prima e seconda in classifica. Un bel banco di prova per tutti, per le big che se la dovranno vedere con due squadre in forma e sulle ali dell’entusiasmo e per le genovesi, chiamate a dimostrare di non essere lassù per caso. Si partirà con Juventus-Sampdoria (ore 12.30), match molto interessante per tutta una serie di motivi. I bianconeri vengono dalla Champions League e in settimana saranno costretti agli straordinari contro il Cagliari (giovedì 18), nell’anticipo forzato in vista della Supercoppa Italiana del 22. “Non ci dovranno essere cali di tensione, rischieremmo di buttar via quanto di buono fatto finora – il pensiero di Massimiliano Allegri. – Sarà difficile fare gol ai blucerchiati, sono bravi sui calci piazzati e non hanno nulla da perdere. La ricetta per batterli consiste in una partita senza sbavature, concedendo poche ripartenze e giocando bene tecnicamente”. Conferenza decisamente più pirotecnica sul fronte Samp, dove Sinisa Mihajlovic, nel suo consueto festival di citazioni, ha parafrasato anche Sergio Leone. “In settimana ho visto un bel film, il Buono, il Brutto e il Cattivo – le parole del tecnico serbo. – Una battuta diceva “Mi piacciono i tipi come te, grandi e grossi, che quando cadono fanno tanto rumore”. Ecco, allo Stadium mi piacerebbe sentire tanto rumore…”. Insomma, i blucerchiati preparano lo scherzetto, d’altronde sono stati proprio loro gli ultimi a violare la casa della Signora. Era il 6 gennaio 2013, la Sampdoria in 10 uomini riuscì nell’impresa di ribaltare l’iniziale gol di Giovinco con la doppietta di Icardi. Altri tempi, da allora infatti la Juve ha arato qualsiasi avversario. Oggi proverà a confermarsi con la formazione tipo, rimandando il turnover pre Supercoppa al match contro il Cagliari. Spazio dunque alla difesa migliore, al netto, ovviamente, delle numerose assenze: Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna (Chiellini è squalificato) ed Evra. A centrocampo turno di riposo per Pirlo, con Marchisio in cabina di regia, Pogba e Vidal interni e Pereyra alle spalle di Tevez e Morata (favorito su Llorente). Mihajlovic risponderà con un 4-3-3 camaleontico: Romero in porta, Cacciatore, Gastaldello, Romagnoli e Mesbah in difesa, Rizzo, Palombo e Obiang a centrocampo, Soriano, Okaka ed Eder in attacco.
Il secondo round di Genova vs scudetto andrà in scena poche ore dopo. Alle 15 Marassi accenderà i riflettori su Genoa-Roma, partita delicatissima per i giallorossi, chiamati a rialzarsi dopo la caduta europea. Di fronte ci sarà la squadra di Gasperini, reduce da 9 risultati utili consecutivi (l’ultima sconfitta, Coppa Italia a parte, risale al derby del 28 settembre) in cui spicca il recente successo sul Milan. “Non siamo stanchi, abbiamo avuto 4 giorni per recuperare – il pensiero di Garcia. – Dopo la sconfitta contro il City eravamo tutti delusi, ora però è il momento di voltare pagina. Abbiamo una gara difficile da affrontare contro la terza in classifica, un bel test non c’è che dire: il nostro futuro passa da qui”. Inutile dire quanto l’ambiente romano tema questo match. Un passo falso infatti, oltre a possibili ripercussioni di classifica, porterebbe ulteriore nervosismo in una città già scossa dalle ultime delusioni. “Se togliamo la partita contro la Juventus abbiamo perso solo a Napoli – si è difeso il tecnico francese, non senza il solito velo di polemica che, ultimamente, lo contraddistingue. – Non saremo gli unici, non si può parlare di fallimento”. Ad ogni modo oggi pomeriggio serve una vittoria, che Garcia proverà a ottenere con il solito 4-3-3. In difesa, con Maicon e Manolas non al meglio, giocheranno Florenzi, Yanga Mbiwa, Astori e Holebas, a centrocampo spazio a Pjanic, Keita e Nainggolan (De Rossi è squalificato), in attacco confermato il tridente già visto col City: Gervinho, Totti e Ljajic. Sul fronte Genoa tanto rispetto ma nessuna paura. “Non firmerei per un pareggio – l’arringa di Gasperini. – Le partite si giocano fino al 95’ e la vittoria con la Juventus lo dimostra. Non siamo arbitri del campionato ma di noi stessi: giocheremo con la mente libera e nelle migliori condizioni”. Il tecnico aggredirà la Roma con un 4-3-3: Perin in porta, Roncaglia, De Maio, Izzo e Antonelli in difesa, Rincon, Bertolacci, Sturaro e Antonelli a centrocampo, Perotti, Matri e Iago Falque in attacco.