Milan e Napoli sorridono, l’Inter un po’ meno. La prima giornata di campionato ha visto gli uomini di Inzaghi e Benitez conquistare tre punti importanti, seppur con modalità piuttosto diverse, mentre quelli di Mazzarri sono usciti da Torino con un grigio 0-0. E’ soprattutto il Milan a sfregarsi le mani, vuoi per la bella (e forse inaspettata) vittoria sulla Lazio, vuoi per le ultime notizie di mercato. Oltre a Torres (presentazione alla stampa prevista per domani alle 19) dal Chelsea è arrivato anche Van Ginkel, mezzala giovane accompagnata da grandi aspettative, e le sorprese potrebbero anche non essere finite qui.
Oggi Galliani farà un tentativo in extremis con il Parma per Biabiany (offerti in cambio Zaccardo e Niang), giocatore che, viste le idee tattiche di Inzaghi, potrebbe davvero rinforzare la rosa. Già, perché Superpippo sarà anche aziendalista nei modi e nelle dichiarazioni ma poi, quando si tratta di scendere in campo, gioca un calcio ben lontano dai diktat berlusconiani. Difesa bassa e ripartenze feroci, proprio come l’amico (e mentore?) Mourinho e i risultati, almeno per ora, gli danno ragione. Il Milan che debutta contro la Lazio gioca bene e per un’ora è addirittura devastante, come dimostra il parziale di 3-0 che fa strabuzzare gli occhi ad un San Siro quasi incredulo. Honda, Muntari e Menez timbrano il cartellino anche grazie a un ottimo El Shaarawy, ma in generale è tutta la squadra a girare. Poi viene fuori la Lazio, che prima accorcia le distanze (autogol di Alex), poi potrebbe addirittura rientrare in partita se non fosse per Diego Lopez che al 94’ para un rigore a Candreva.
Serata di festa anche per il Napoli, seppur con patemi decisamente superiori. Dopo la debacle di Bilbao gli azzurri sono obbligati a vincere e in effetti il match di Marassi si mette subito bene. Al 3’ Callejon, uno dei meno brillanti nella notte di Champions, lo sblocca con un destro al volo, marchio di fabbrica della casa. Ma il Genoa non ci sta e al 40’, dopo aver sfiorato più volte il pareggio, lo trova con Pinilla, bravissimo a staccare di testa e battere Rafael. Nel secondo tempo Benitez alza il baricentro e i suoi cercano la vittoria in tutti i modi: in particolare Mertens, Insigne e Higuain vanno vicinissimi al gol ma la palla non vuole entrare. Al 95’ però ci pensa l’uomo che non ti aspetti, quel De Guzman appena arrivato dal Villarreal: il centrocampista scatta sul filo del fuorigioco e fredda l’incolpevole Perin. Sospiro di sollievo per Benitez che oggi potrà concentrarsi solo sul mercato. Ieri sono partiti ufficialmente Dzemaili e Pandev destinazione Galatasaray (3 milioni complessivi), oggi, Rafa dixit, potrebbe andarsene qualcun altro.
Chi invece ha poco da sorridere è l’Inter, uscita da Torino con un pareggio che ci può anche stare ma che, tutto sommato, rappresenta un passo indietro rispetto a quanto visto in estate. Certo, il Toro non è lo Stjarnan, ma sicuramente era lecito aspettarsi qualcosa di più da una squadra capace di segnare 6 gol non più tardi di quattro giorni fa. Invece Mazzarri opta ancora una volta per il “prima non prenderle” e il risultato è che la sua Inter crea pochissimo sotto porta: le uniche occasioni contate sono un tiro ravvicinato di Osvaldo e uno dalla distanza di Hernanes. Da registrare anche le prime polemiche della stagione, colpa di Doveri e del suo arbitraggio piuttosto scadente. Fiscalissimo, per non dire inesistente, il rigore concesso al Torino per un contatto tra Vidic e Quagliarella e solo l’insuperabile Handanovic fa sì che oggi si parli di calcio e non di arbitraggi. Da rivedere anche l’espulsione di Vidic: il serbo riceve un rosso per aver applaudito il direttore di gara ma, rivedendo le immagini, si ha la sensazione che nel gesto non ci fosse ironia, solo approvazione. Ad ogni modo Mazzarri spera di consolarsi con il mercato, che potrebbe ancora regalare qualche sorpresa. Tutto dipende da Guarin: se il Valencia alza l’offerta Ausilio potrà tentare il colpo Lavezzi o, più probabilmente, Borini. Niente Serie A invece per Hernandez, acquistato ufficialmente dal Real Madrid. La Juve incassa la sconfitta ma oggi proverà il tutto per tutto su Falcao. L’attaccante vuole lasciare Monaco ma l’affare, per ragioni di budget, è possibile solo in prestito. Ipotesi che, finora, i monegaschi hanno sempre rifiutato ma nell’ultimo giorno di mercato, si sa, tutto può cambiare. Si chiude alle 23 di questa sera: fino ad allora c’è tempo per far sì che l’impossibile diventi realtà.