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CAMPIONATO DELLE ROMANE – La Roma pareggia e aggancia la Lazio ma niente sorpasso

Altro che contro-sorpasso. La Roma non va oltre l’1-1 casalingo contro l’Atalanta, ottenendo così un punto che sa tanto di occasione sprecata. L’aggancio alla Lazio infatti non basta a rasserenare un ambiente nervoso e sfiduciato, sempre più deluso dalle prestazioni e dal passo della squadra. Con quello di ieri i pareggi in campionato sono 13, di cui 10 raccolti nelle ultime 14 partite. Si spiega così la brusca frenata che ha fatto scappare la Juve, oltre che avvicinare i cugini laziali. Continuando così sarà difficile ottenere la medaglia d’argento e anche il terzo posto non è poi così sicuro.

“Posso solo essere arrabbiato, ho visto una Roma che non ha giocato bene – ha ammesso sconsolato Garcia. – Dopo il vantaggio ci siamo addormentati, non ho visto la voglia di riprendersi il secondo posto”. Questione di testa insomma, oltre che di uomini. Perché i giallorossi continuano a essere in emergenza e questo incide, anche se non giustifica un pareggio casalingo contro la quartultima in classifica. E dire che il match si era messo piuttosto bene. Dopo appena 3’ l’arbitro Gervasoni concedeva un rigore per un tocco di mano di Stendardo e capitan Totti, al rientro dopo l’infortunio, trasformava con la solita freddezza. Sembrava l’inizio di una domenica tranquilla e, perché no, trionfale, invece la Roma finiva per complicarsi nuovamente la vita. Al 23’ Astori commetteva un intervento ingenuo sull’ex Emanuelson e Gervasoni restituiva il favore all’Atalanta: altro rigore e gol di Denis. Il pareggio subito, come spesso accaduto negli ultimi 3 mesi, non motivava i giallorossi ma anzi finiva per intimorirli. I bergamaschi sentivano l’odore dell’impresa e sfioravano il vantaggio con Gomez ed Emanuelson. L’Olimpico, semivuoto dopo la squalifica della Curva Sud (a proposito, fuori contestazione nella norma), mostrava il suo disappunto con i fischi, antipasto di quanto sarebbe accaduto a fine partita. Perché nella ripresa la Roma, pur gestendo ampiamente il possesso palla, non riusciva mai davvero a cambiare marcia. Garcia provava a ravvivarla con i cambi (fuori Paredes, Iturbe e Torosidis, dentro Keita, Ibarbo e Doumbia) ma le mosse non sortivano l’effetto sperato. Al 78’ l’occasione più grande sui piedi di Ljajic, ma sul suo tiro arrivava il salvataggio miracoloso di Migliaccio.

Finiva così 1-1 e questa volta i fischi erano decisamente più rumorosi. “Avremmo potuto vincere ma non ha funzionato quasi nulla – ha proseguito Garcia. – Sono arrabbiato, non deluso, ma detto questo non è ancora arrivato il momento dei bilanci. Ora pensiamo alla partita con l’Inter, non sarà difficile fare meglio di così”. Lo sperano tutti nella sponda giallorossa del Tevere, altrimenti, più che alla Lazio, bisognerà guardarsi le spalle.

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