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CAMPIONATO DELLE MILANESI – Inter con la Samp e Milan con il Napoli a caccia di rivincite

Milano cerca la rivincita. Dopo l’ultimo, disastroso, turno di campionato, Inter e Milan vanno a caccia di punti e certezze. Proveranno a farlo in una domenica caldissima, non certo a livello meteorologico quanto tecnico.

La prima a scendere in campo sarà l’Inter, impegnata nell’insidiosa trasferta di Genova contro la Sampdoria (ore 15), il Milan invece chiuderà la giornata nel posticipo di San Siro contro il Napoli (ore 20.45). La tensione è tanta, da ambo le parti s’intende e le conferenze stampa della vigilia hanno mostrato volti tesi e parole di fuoco. “I giornalisti scrivono ma non sanno quello di cui parlano – l’attacco di Mancini. – Quella con la Fiorentina è stata una partita assurda, condizionata dagli episodi, ma per me è stata una delle migliori giocate sin qui. Non è questione di moduli, mi chiedo solo se i commentatori guardino bene le gare. Dovrebbero prepararsi di più e verificare prima di scrivere o parlare”. Una tesi incredibile, ai limiti dell’assurdo.

E’ bene ricordare al tecnico di Jesi che, domenica scorsa, i nerazzurri si sono ritrovati sotto di tre gol in meno di mezzora, oltre che in 10 contro 11 per la sacrosanta espulsione di Miranda. Tutto questo per colpa di errori individuali (su tutti Handanovic), è vero, ma anche per via di un 3-5-2 inedito e, alla luce del match, totalmente inadeguato. Di questo è consapevole lo stesso Mancini, tanto che oggi, contro quella che fu la sua squadra per 15 lunghissime stagioni, dovrebbe tornare al 4-3-1-2 delle prime giornate. In difesa, vista la squalifica di Miranda, toccherà alla coppia Murillo-Ranocchia, con l’ex capitano alla prima da titolare in stagione, con Santon e Juan Jesus ai lati. Là in mezzo spazio a Felipe Melo, Medel e Kondogbia, con Ljajic sulla trequarti alle spalle della coppia Perisic-Icardi.

Zenga, anche lui ex di lusso della partita, risponderà con Viviano in porta, Pereira, Moisander, Zukanovic e Mesbah in difesa, Barreto, Fernando e Ivan a centrocampo, Soriano dietro il duo Muriel-Eder.

Massima attenzione anche su San Siro, teatro della supersfida tra il Milan di Mihajlovic e il Napoli di Sarri. E se quest’ultimo ha optato per una vigilia silenziosa, il primo ha parlato con la solita schiettezza. “Dopo Genova ho parlato con la squadra e ho spiegato che il Milan ha il dovere di essere in alto, non il diritto – ha spiegato in conferenza stampa. – Da inizio stagione dico che servono coraggio, sacrificio ed entusiasmo, a Marassi non ho visto niente di tutto questo. Stavolta voglio vedere rabbia e concentrazione per 90’, i giochi dipendono ancora da noi”. Vietato sbagliare insomma, anche se di fronte ci sarà un Napoli reduce da quattro vittorie nelle ultime cinque partite e in grande crescita fisica.

A preoccupare è soprattutto Higuain, definito da Sinisa come “uno dei migliori attaccanti d’Europa”, soprattutto per una difesa che, sin qui, ha sempre subito gol. “Questa volta spero di non prenderne – ha allargato le braccia il tecnico. – Loro sono forti ma hanno punti deboli, li conosciamo e vogliamo sfruttarli. Sono sicuro di riuscire a rimettere le cose a posto, speravo di essere un po’ più avanti nel lavoro ma ce la farò”.

Questa sera non potrà contare su Balotelli, costretto ai box da un affaticamento, e Romagnoli, squalificato dopo l’espulsione di Genova. Il 4-3-1-2 vedrà dunque Diego Lopez in porta, De Sciglio, Ely, Zapata e Antonelli in difesa, Kucka, Montolivo e Bertolacci a centrocampo, Bonaventura sulla trequarti, Luiz Adriano e Bacca in attacco.

Sarri, dopo aver fatto riposare gran parte della formazione in quel di Varsavia, tornerà all’undici classico con Reina tra i pali, linea difensiva composta da Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam, centrocampo a 3 Allan, Jorginho e Hamsik, tridente offensivo con Callejon, Higuain e Insigne.

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