La due giorni di politica si avvia alla conclusione e, nonostante non ci siano ancora dati definitivi sui risultati, non è difficile mettere a punto lo scenario che ci viene lasciato da queste elezioni amministrative. A Roma il centro-sinistra ha messo all’angolo il sindaco pidiellino uscente: Marino ha però vinto una battaglia e non la guerra, infatti il ballottaggio (che si terrà l’8 e il 9 giugno) è ormai inevitabile. Secondo le proiezioni Piepoli per Rai e anche secondo quelle Tecné per Sky Tg24, il candidato Ignazio Marino ha superato la soglia del 40% e Gianni Alemanno si è distaccato di poco dal 30%.
E’ chiara a tutti la debacle del Movimento 5 Stelle e del suo candidato per il Campidoglio: Marcello De Vito. Avrebbe preso circa il 12% secondo Piepoli e l’11% secondo Tecnè. L’istituto che informa Sky Tg24 dà Alfio Marchini in lieve vantaggio rispetto al candidato grillino.
“Le elezioni amministrative sono un’altra cosa rispetto alle politiche – ha detto Stefano Zaghis, dello staff del Movimento 5 Stelle – ciò che é certo é che il Movimento entra nel Consiglio comunale di Roma capitale, in tutti i Municipi, e da lì inizierà un cammino. È l’inizio di una trasformazione e bisognerà lavorare e farsi conoscere”. Il comitato di Alemanno ha fatto sapere che “l’unico dato certo è che al 99% arriveremo al ballottaggio”. Secondo Vincenzo Piso (del Pdl), “il 9-10 giugno avremo un secondo tempo di questa partita che sarà tutta un’altra storia”. Marino si è detto soddisfatto dei risultati, per ora provvisori.