No al riconoscimento dello Stato della Palestina, sì invece alla strada che porti Israele e Palestina al riconoscimento reciproco. È questo il risultato del dibattito in assemblea alla Camera, dove le mozioni di 5 Stelle, Avs e Pd che impegnavano il governo a riconoscere lo Stato della Palestina sono state respinte, mentre invece l’aula ha ribadito la linea dei “due popoli-due Stati”.
Una linea contenuta nella mozione approvata che vede primo firmatario il deputato forzista Andrea Orsini, ma praticamente della maggioranza con le adesioni di deputati di Lega, Fdi, Noi moderati, che sollecita “a sostenere nelle opportune sedi europee e internazionali iniziative finalizzate al riconoscimento dello Stato di Palestina nel quadro di una soluzione negoziata fondata sulla coesistenza di due Stati sovrani e democratici, che possano riconoscersi reciprocamente e vivere fianco a fianco in pace e sicurezza”.
Cosa chiedevano le mozioni respinte
Le mozioni respinte impegnavano il governo al riconoscimento della Palestina sulla base dei confini del 1967, ricordando da un lato che già 142 Paesi del mondo hanno provveduto a farlo e dall’altro che il Parlamento italiano, con la mozione 1-00745 del 27 febbraio 2015 approvata a larga maggioranza ha impegnato il governo al riconoscimento dello Stato della Palestina quale Stato democratico e sovrano. Posizioni respinte dall’aula di Montecitorio, “nella convinzione – come recita invece la mozione approvata – che la nascita dello Stato palestinese debba essere parte di un più ampio processo politico, da realizzare con uno sforzo coordinato della comunità internazionale, che possa contribuire alla risoluzione finale del conflitto israelo-palestinese e al conseguimento della soluzione “due popoli, due Stati”. Insomma, “come ribadito nella riunione dei Ministri degli esteri del G7 a Capri del 19 aprile 2024, una soluzione territoriale finale per lo Stato palestinese dovrebbe essere definita attraverso negoziati, nel contesto di un assetto globale che comprenda il riconoscimento dello Stato palestinese e del suo status di membro a pieno titolo delle Nazioni Unite”.
Insieme a questa mozione, l’aula ha approvato anche parti delle mozioni di Azione e Italia Viva che appunto fanno riferimento alla soluzione dei 2 Stati.