La legge elettorale arriverà in Aula della Camera il 27 gennaio. Lo ha stabilito ieri la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha incontrato il presidente della commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto, per discutere dell’iter della legge elettorale: la prossima settimana si comincia con le audizioni, mentre la discussione generale in commissione inizierà a partire dal 20 gennaio.
Nella stessa settimana dell’approdo in Aula della legge elettorale, dal 27 al 31 gennaio, l’Assemblea dovrà votare anche i decreti in scadenza da mandare al Senato, Destino Italia e Piano carceri.
“Legge elettorale, tagli a province e costi politica, jobs act, diritti. Sembrava impossibile, eppur si muove. È proprio la volta buona”, ha twittato il segretario del Pd, Matteo Renzi.
Non tutti però sono entusiasti del nuovo calendario. “C’è il rischio di una contraddizione con i tempi della commissione – ha detto il capogruppo di Ncd alla Camera, Enrico Costa -. L’auspicio è che non sia una data spot”.
Getta acqua sul fuoco il segretario dello stesso partito: “Sulla legge elettorale ci va bene un’agenda dei tempi che chiuda il percorso alla Camera nella prima settimana di febbraio – ha precisato Angelino Alfano –. E’ la nostra apertura a Renzi: ci fidiamo e siamo convinti che non userà l’approvazione rapida della legge per tornare al voto”.
Intanto, il premier Enrico Letta, nella consultazione con la delegazione dei Popolari per l’Italia, ha affermato che il governo ha bisogno di “un cambio di passo”.
Il Presidente del Consiglio e il segretario del Pd si sarebbero dovuti incontrare ieri, ma il colloquio è saltato, e probabilmente si terrà dopo la direzione del Pd del 16 gennaio. Nessun incontro, precisa invece il partito, è previsto tra il sindaco di Firenze e Silvio Berlusconi.