Via alla rimodulazione del reato di falso in bilancio: la commissione Giustizia della Camera ha infatti approvato una proposta di legge volta a modificarne la disciplina sanzionatoria. Il provvedimento da lunedì sarà all’attenzione dell’Aula, per la discussione generale. Il testo approvato dalla commissione interviene sulle false comunicazioni sociali contenuta nel codice civile (articoli 2621 e 2622) e sulla responsabilità dei revisori dei conti.
In sintesi, per quanto riguarda l’articolo del codice civile sulle le false comunicazioni sociali commesse nell’ambito di società di capitali non quotate (articolo 2621 c.c.) si prevede siano punite con la reclusione fino a tre anni. Dunque, le false comunicazioni sociali, attualmente concepite come reato di pericolo sanzionato in via contravvenzionale (arresto fino a due anni), tornano ad essere un delitto.
Per quanto riguarda invece le falsità commesse in società quotate o con azionariato diffuso (articolo 2622 c.c.) il provvedimento licenziato dalla commissione Giustizia di Montecitorio aumenta la pena detentiva (reclusione da uno a 4 anni), prevede la procedibilità d’ufficio, trasforma l’attuale reato di danno in reato di pericolo.