Quando torna l’ora solare? Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre diremo addio all’ora legale, guadagnando così un’ora in più di sonno ma per cinque mesi farà buio prima. Da domenica in poi torneremo dunque all’ora naturale: ci sarà un’ora di luce in più la mattina, e il sole tramonterà un’ora prima la sera. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2024: l’ora legale tornerà nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, ma non doveva essere abolito il cambio d’ora?
Cambio dell’ora: il dibattito per eliminare quella solare
Ma quali sono i vantaggi del cambio dell’ora? La logica alla base è la riduzione dei consumi, favorendo l’illuminazione naturale nei momenti di picco dei consumi. In primavera ed estate, per sfruttare al massimo le ore di luce durante la bella stagione, si ottengono grandi vantaggi nel garantire un’ora di illuminazione in più durante la sera. In autunno e in inverno, al contrario, risulta più vantaggioso privilegiare la luce naturale del mattino. Tuttavia, sono diversi anni che alcuni Paesi lamentano scarsi vantaggi dall’adozione della doppia ora: in particolare quelli del Nord Europa che non godono grandi benefici in termini di illuminazione naturale. Ma anche in Italia la questione è molto dibattuta, dato che i benefici energetici derivanti dal cambio dell’ora oggi sarebbero minimi. In più, con le bollette di luce e gas alle stelle, l’opportunità di tenere l’ora legale tutto l’anno si tradurrebbe per molti in un risparmio di soldi. Per non parlare degli effetti che il doppio cambio ha sul sonno e sulla salute. C’è stata anche una raccolta firme e un appello al governo promosso da Sima, Società Italiana di medicina ambientale.
Ora legale tutto l’anno: a che punto siamo?
La proposta di abolizione è stata avanzata dalla Commissione Europea nel 2018, trovando poi l’approvazione del Parlamento Europeo nel 2019. In un primo momento, si era ipotizzato di consentire a ogni singolo Stato Membro quale scegliere tra ora solare e legale oppure se mantenere il cambio. Ma questo porterebbe diverse problematiche in termini di fuso orario. Al momento però non è stato fissato nessun calendario per l’abolizione del cambio dell’ora né le linee guida a cui i singoli Stati dell’Unione Europea si dovranno attenere.