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Cambiamento climatico: più di 40 aziende italiane riconosciute da Cdp per la loro leadership nella strategia ambientale

Tutte le aziende italiane che hanno ottenuto un posto nella Climate A list 2023 di Cdp, l’organizzazione internazionale no-profit che si occupa di raccogliere, divulgare e promuovere informazioni su questioni ambientali

Cambiamento climatico: più di 40 aziende italiane riconosciute da Cdp per la loro leadership nella strategia ambientale

Oltre 40 aziende italiane confermate da Cdp (ex Carbon Disclosure Project) tra leader nel contrasto a cambiamento climatico. Erg, Pirelli, Snam, Tim (sia in Italia che in Brasile), Sofidel, Iberdrola, Italgas, Moncler, Mundy Spa hanno ottenuto un posto nella Climate A list 2023 stilata da Cdp, l’organizzazione internazionale no-profit che si occupa di raccogliere, divulgare e promuovere informazioni su questioni ambientali.

Tante altre realtà italiane hanno ottenuto un ottimo punteggio, A- (dove “D-” è il punteggio minimo ed “A” il massimo). E sono: Acea, Assicurazioni Generali, Astm, Autostrade per l’Italia, Banca Generali, Banca Popolare di Sondrio, Bper, Brembo, Brunello, Davide Campari, Enav, Enel, Eni, Ferrari, Fincantieri, Gruppo Fs, Hera, Intesa Sanpaolo, Inwit, Iren, Iveco, Leonardo, Nexi, Poste Italiane, Prada, Prysmian, Rai Way, Ferragamo, Sofidel, Terna, Webuild, Zignano.

“È incoraggiante vedere così tante aziende in tutto il mondo iniziare o accelerare il loro percorso verso la trasparenza ambientale nel 2023”, ha detto la ceo del Cdp, Sherry Madera. “Abbiamo visto un aumento del 24 per cento delle divulgazioni l’anno scorso e questa traiettoria è benvenuta. È solo gettando le basi della divulgazione che le aziende possono dimostrare di prendere seriamente la parte vitale che svolgono nel salvaguardare il futuro”.

Cos’è il Cdp (ex Climate Disclosure Project)?

Attraverso la Cdp e i suoi questionari, aziende, città e Paesi comunicano dati e informazioni sul loro impatto ambientale. Tali dati comprendono principalmente le emissioni di gas a effetto serra per analizzare i rischi e le opportunità legate al climate change.

L’iniziativa, dunque, promuove la diffusione volontaria di informazioni sulla performance ambientale anche finanziaria in pieno allineamento alla Tcfd (Task Force on Climate-Related Financial Disclosures), con l’obiettivo di supportare e guidare le decisioni di investimento degli stakeholder grazie ad una piena valutazione dei rischi e delle opportunità dell’azienda.

Come entrare nella A list di Cdp?

Il rating “A” rappresenta il massimo punteggio ottenibile nella sezione Climate ed è stato assegnato solamente a 346 aziende, selezionate tra le oltre 21.000 partecipanti. Queste aziende sono state valutate in base alla loro strategia di decarbonizzazione, all’efficacia degli sforzi profusi per ridurre le emissioni e i rischi climatici, nonché per promuovere un’economia a basse emissioni di carbonio. La valutazione tiene conto anche della completezza e della trasparenza delle informazioni fornite, oltre che dell’adozione delle migliori pratiche in termini di impatto ambientale.

Nel dettaglio, per ricevere un punteggio A, le aziende che hanno risposto al questionario sul cambiamento climatico dovevano fornire una verifica del 100% delle proprie emissioni di Scope 1 e 2 senza esclusioni significative rilevanti.

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