Si è conclusa lunedì la trattativa fra Telecom Italia e i sindacati sul riassetto dei call center. Lo ha annunciato ieri sera l’azienda, precisando di aver proposto “significativi interventi volti a semplificare i processi, ottimizzare il servizio e valorizzare le risorse interne”.
Se il testo proposto sarà accettato dai lavoratori – prosegue la società -, sarà possibile superare il progetto di societarizzazione della Divisione Caring (cioè quella dei call center) previsto dall’intesa firmata dalle organizzazioni sindacali nel 2013, nonché di mantenere in attività 39 delle 52 sedi territoriali per le quali con lo stesso accordo era stata decisa la chiusura e il trasferimento del personale verso sedi limitrofe. E’ inoltre previsto il passaggio a full time di 100 lavoratori part time e il riconoscimento una tantum di 200 euro agli oltre 9mila dipendenti della divisione Caring.
Telecom fa sapere anche che, dopo sei mesi di trattative, in assenza di una approvazione totalitaria da parte dei sindacati e in virtù della sola opposizione della Slc-Cgil, si è deciso di sottoporre il testo a referendum tra i colleghi della Divisione Caring Services entro il prossimo 20 dicembre.
Intanto, oggi in apertura il titolo in Borsa di Telecom Italia guadagna l’1,46%, a 0,904 euro, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib. Secondo Il Sole 24 Ore, Telecom Italia starebbe accelerando sull’analisi della fusione fra la controllata Tim Brasil e Oi.