LE MOSTRE:
VENEZIA
SEGUSO -Vetri d’arte: 1932-1973
La mostra è il frutto di un lungo lavoro di ricerca da parte dello studioso belga Marc Heiremans, grande esperto di storia del vetro muranese contemporaneo, su una delle eccellenze produttive del XX secolo: la “Seguso Vetri d’Arte”. Attraverso una carrellata di capolavori viene focalizzata la vicenda di un’imprenditoria familiare, vera e propria “dinastia” della lavorazione del vetro, che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di quest’arte durante il Novecento.
Dal 18 maggio al 29 settembre 2013
Museo del Vetro, Murano
FIRENZE
Dal Giglio al David. Arte civica a Firenze tra Medioevo e Rinascimento
La mostra presenta al pubblico quelle opere d’arte di epoca comunale e repubblicana, nate originariamente per arricchire i palazzi pubblici di Firenze, gli edifici che ospitavano le magistrature che amministravano la città, le sedi delle Arti – le antiche corporazioni dei mestieri – la cerchia di mura cittadine. L’esposizione prende in considerazione temi come l’araldica cittadina, la religione civica, i luoghi emblematici della città come il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Podestà, Orsanmichele, e le parti politiche dominanti quali gli Angiò, le Arti, Guelfi e Ghibellini, illustrando quali fossero i temi figurativi prescelti ed offrendo dunque una nuova chiave di lettura di numerose opere d’arte che sottolinea quale fosse anche all’epoca l’importanza riposta nelle immagini per la comunicazione e la propaganda da parte dei gruppi che detenevano il potere a Firenze in età comunale e repubblicana, prima che l’ascesa dei Medici modificasse profondamente l’assetto politico ed estetico della città.
Fino 8 dicembre 2013
Galleria dell’Accademia – Informazioni
ALESSANDRIA
Argenti di Marengo, un tesoro nel tesoro a Palatium Vetus
La mostra costituisce un momento importante del progetto di valorizzazione del Tesoro di Marengo che ha preso avvio con il convegno “Il Tesoro di Marengo. Storie, misteri, ricerche e prospettive” (Alessandria, 20 marzo 2010) e che, a breve, porterà, attraverso un percorso di studi e di analisi scientifiche, al suo riallestimento nel Museo di Antichità di Torino ed a nuove iniziative editoriali. Il progetto scientifico è di Egle Micheletto e di Marica Venturino Gambari, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie. Il progetto espositivo è stato curato dallo studio Gae Aulenti Architetti Associati di Milano.
L’ingresso alla mostra è libero
Fino al 31 luglio 2013
ROMA
IL Fascino discreto dell’Oggetto: LA NATURA MORTA DALLE COLLEZIONI DELLA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA – 1910-1950
La mostra, che abbraccia la prima metà del Novecento, focalizza l’attenzione proprio sugli esemplari meno noti, se non addirittura ignorati, e comunque su quelli che hanno riscosso minore fortuna critica, anche se di qualità comunque alta. Per questo motivo sono escluse dalla mostra le opere che il pubblico incontra nell’attuale percorso museale o che sono state esposte spesso in passato. Non mancano comunque i protagonisti, da De Chirico a Manzù, e un posto speciale è ovviamente riservato a coloro che della natura morta hanno fatto un cavallo di battaglia, come Morandi, de Pisis, Pirandello, comunque presenti con lavori meno conosciuti. Per questi artisti, infatti, il tema è assurto a scelta linguistica ed espressiva, ponendosi come riflessione sulla memoria e dialogo con la propria interiorità. Si è stabilita così un’intesa sommessa e poetica con quel che viene raffigurato, al punto che i semplici oggetti quotidiani sono arrivati a trascendere il concetto stesso di Natura Morta.
Galleria nazionale d’Arte Moderna e contemporanea
Fino al 2 giugno 2013
MILANO
Antonio Ottomanelli – Collateral Landscape – Frammenti di paesaggio ai margini della ricostruzione
Quando il fotografo Antonio Ottomanelli partì per l’Afghanistan nel 2009 non fu per verificare un’idea preconcetta della capitale Afghana: era invece per osservare sul posto una terra trasfigurata da un conflitto senza sosta, ormai abituata al trauma al punto che esso era diventato parte delle costruzioni della città. Egli ha rovistato la città in cerca di segni delle macroscopiche forze in azione sul paesaggio, registrando le sue osservazioni in note scritte e immagini.La mostra è acura di Joseph Grima.
Triennale di Milano – Informazioni
Fino al 23 giugno