L’Italia è nel bel mezzo dell’ondata di caldo più intensa dell’estate 2023 con temperature estremamente elevate e ben al di sopra della norma. La “colpa”, come sottolineano i meteorologi, è dell’anticiclone africano che sta avanzando in tutto il Mediterraneo.
Per gli esperti, non è assolutamente normale avere valori oltre i 42°C per così tanti giorni e in così tante città. Ma quanto durerà? La portata storica di questa ondata dovrebbe durare per tutto il mese di luglio, anche se i picchi più elevati di temperatura dovrebbero registrarsi tra oggi e mercoledì 19 luglio, in particolare nelle regioni del Centro Sud, sulle zone interne delle Isole maggiori mentre al Centro Nord, dovrebbe durare fino a mercoledì per poi essere interrotta da una breve fase temporalesca.
Oltre al caldo intenso si dovranno fare i conti anche con l’elevato tasso di umidità che potrebbe mettere a rischio la salute delle persone più fragili. E se di giorno il clima sarà bollente, di notte l’afa non lascerà scampo. Con Caronte sono attese notti tropicali, ovvero con temperature che non scenderanno mai sotto i 20-25 gradi. Insomma, non ci libereremo facilmente di questa super ondata di caldo.
Le città con il bollino rosso
A partire da martedì, Caronte tinge di rosso il bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute. Le città segnalate con il massimo livello di allerta sono: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Mercoledì, invece, saranno contrassegnate dal bollino rosso le stesse città del giorno precedente tranne Bolzano, che passa dal bollino rosso al bollino giallo. Diventano invece rosse, sempre mercoledì, dall’arancione, Bari, Catania, Civitavecchia e Torino. Solo Milano e Reggio Calabria saranno arancioni, mentre Bolzano (dopo due giorni di bollino rosso) e Genova avranno bollino giallo.
Roma nella morsa del caldo: martedì 18 luglio il picco
La temperatura più alta in assoluto è attesa in Sardegna martedì 18, con punte di 45-47 gradi nelle zone interne. Scenario simile in Sicilia, dove la prossima settimana il picco di caldo potrebbe toccare i 47 gradi nell’entroterra. Situazione delicata a Roma, dove martedì sono previsti 42-43 gradi. Proprio per questo, il capo della Protezione civile di Roma Giuseppe Napolitano ha stilato 28 punti sensibili: “dal Colosseo a viale Marconi, da Ponte Milvio a Viale Europa, da Piazza Venezia alla metro Anagnina e i mercati rionali, una task force di 80 persone tra volontari e personale della Protezione civile, Croce Rossa e Acea saranno in strada dalle 11 nella giornata più calda dell’anno”, spiega Napolitano, aggiungendo che verranno anche distribuite borracce al Colosseo.
Al via Codice calore in Pronto soccorso e ambulatori
Codice calore nei Pronto Soccorso, attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 – h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, potenziamento del servizio di guardia medica, riattivazione delle Uscar (Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionali): sono queste le misure prese per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare che i Pronto Soccorso vengano presi d’assalto. E sono queste le raccomandazioni del ministero della Salute contenute nella circolare diramata alle Regioni per fronteggiare l’emergenza caldo e prevenire gli effetti delle ondate di calore di queste settimane.
Emergenza incendi
Con l’emergenza alte temperature scatta anche un altro allarme: quello incendi. Non a caso, nelle regioni più a rischio i piani sono già entrati in funzione con controlli e monitoraggi nelle aree considerate più a rischio. In Sardegna è stato già attivato un rapporto di collaborazione interscambio con la Protezione civile delle altre regioni proprio per intensificare i controlli nelle aree in cui il rischio incendi è molto alto.