Confermata in appello la sentenza di primo grado: Antonio Conte, tecnico della Juventus, dovrà scontare una squalifica di 10 mesi per le vicende legate al calcioscommesse. Ora al ct bianconero non rimane che fare ricorso al Tnas del Coni (il Tribunale nazionale arbitrale per lo sport), ultimo grado della giustizia sportiva. Inutile la lunga arringa del difensore di Conte, l’avvocato Giulia Bongiorno, che ieri sembrava avere convinto i giudici a concedere uno sconto di pena. Ridotta invece da 8 a 6 mesi la squalifica per il vice del tecnico bianconero, Angelo Alessio.
I fatti contestati all’allenatore risalgono alla stagione 2010-2011, quando Conte sedeva sulla panchina del Siena. Secondo i giudici di primo grado, il tecnico era colpevole di non aver denunciato gli accordi che hanno falsato due partite del campionato di serie B: Novara-Siena e Albinoleffe-Siena. La Corte di Giustizia Federale invece ha prosciolto l’allenatore juventino “in relazione all’incolpazione relativa alla gara Novara-Siena”, ma ha confermato la squalifica di dieci mesi sulla base dell’omessa denuncia per il secondo incontro.
Quanto agli altri imputati, la Corte ha respinto gran parte degli appelli: quelli presentati dal procuratore Palazzi contro le assoluzioni in primo grado di Pepe, Bonucci, Belmonte e Salvatore Masiello, e quello del Lecce, cui è stata confermata la retrocessione in Lega Pro. Nessuna novità neanche per Di Vaio e Portanova: assoluzione per il primo e sei mesi di squalifica per il secondo.
Accolto invece il ricorso del Grosseto: il presidente del club toscano, Piero Camilli, è stato prosciolto. Il Novara infine, cui la Disciplinare aveva inflitto 2 punti di penalizzazione in primo grado, ha ottenuto uno sconto di un punto. Partirà quindi da -1 nel prossimo campionato di serie B.