Archiviazione o dimissioni. Sono le due possibilità di Antonio Conte, che a breve rischia di andare a processo per lo scandalo calcioscommesse del 2011. L’ipotesi di reato è quella della frode sportiva per la combine nelle partite tra Novara e Siena e Albinoleffe e Siena, quando Conte sedeva sulla panchina dei toscani.
Il ct vorrebbe ad ogni costo evitare di finire a processo e, nel caso venisse rinviato a giudizio, le sue dimissioni dalla panchina azzurra sono tutt’altro che improbabili. La sua difesa, formata dagli avvocati Francesco Arata e Leonardo Cammarata, mostra comunque un certo ottimismo. Secondo gli avvocati di Conte il reato di frode sportiva per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena non reggerebbe in un dibattimento e quindi si andrebbe verso una sicura assoluzione nel merito.
Le accuse nei confronti di Conte, inoltre, si poggerebbero su basi piuttosto fragili, ovvero le dichiarazioni, ritenute inattendibili dalla difesa, del pentito Filippo Carobbio. In ogni caso, sostengono gli avvocati del Ct, l’unico reato ascrivibile a Conte sarebbe quello sportivo di omessa denuncia, per il quale l’ex allenatore della Juventus ha già scontato una squalifica.
L’alternativa, qualora la posizione di Conte non venisse archiviata, e si andasse dunque verso il rinvio a giudizio, è quella di ottenere il rito immediato, in modo tale da chiudere l’iter processuale del ct nel minor tempo possibile.
Intanto, però, la questione rischia di essere un nuovo squarcio in un matrimonio, quello tra Conte e la nazionale azzurra, che non è mai sembrato particolarmente felice. Soprattutto per il Ct, che sembrerebbe inquieto e che, secondo diverse fonti, non sarebbe felicissimo di “allenare” così poco.
In caso si dovesse andare a processo, Conte, dunque, potrebbe lasciare la panchina della Nazionale, anche per non dover affrontare un Europeo in cui alla pressione del campo, e della stampa, si unisca quella di un’aula di tribunale. A seguire con una certa attenzione tutta la vicenda, perchè le vie del calcio sono infinite e sempre collegate, c’è il Milan, che ha già cercato Conte in passato e che sta cercando faticosamente di convincere Carlo Ancelotti a sedere sulla panchina rossonera il prossimo anno.
Se Ancelotti dovesse dire di no, e se Conte venisse rinviato a giudizio, il nome del prossimo allenatore del Milan potrebbe essere presto detto.