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Calcioscommesse choc: in manette Mauri e Milanetto, Conte indagato. Criscito e Bonucci nei guai

Come era nell’aria da alcune settimane, è arrivato il giorno degli arresti eccellenti, e anche di qualche clamorosa novità sul registro degli indagati. La Procura di Cremona ha atteso la fine del campionato di serie A per dare un altro importante scossone all’inchiesta sul calcioscommesse, che vede ormai palesemente coinvolti diversi giocatori e squadre del massimo campionato.

All’alba gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (Sco) hanno arrestato il capitano della Lazio Stefano Mauri insieme ad altri 19 (tra i quali il giocatore del Padova, ex del Genoa, Omar Milanetto) nell’ambito dell’inchiesta Last Bet. Custodia cautelare anche per Bertani, Acerbis, Pellicori, Turati, Gritti e Tisci, oltre che per altri 6 “non calciatori” coinvolti. Domiciliari per Joelson e per due soci di Sartor. Obbligo di firma per Ruopolo e Conteh.

Subito dopo gli arresti, i poliziotti hanno fatto un blitz a Coverciano, sede del ritiro della Nazionale di Cesare Prandelli. L’obiettivo era Domenico Criscito, difensore del Genoa all’epoca dei fatti (ora in Russia allo Zenit San Pietroburgo), tra i pre-convocati per gli Europei di Polonia e Ucraina. Criscito è indagato, così come gli ex compagni Sculli e Kaladze, per la partita giocata dai rossoblù contro la Lazio: su tutti e tre gravano pesanti indizi ma al momento non sono giunte ordinanze di custodia cautelare (anche se il pm Roberto di Martino ha precisato che per Sculli la richiesta era stata effettuata ma respinta dal gip). Per il terzino di origine napoletana è scattata dunque automaticamente l’esclusione dalla lista dei 23 convocati per gli Europei, che il ct Prandelli ha diramato proprio nella giornata di oggi.

Infine, è arrivata la notizia che anche l’allenatore della Juventus Antonio Conte è fra gli indagati, dopo essere stato tirato in ballo dalle dichiarazioni del “pentito” Filippo Carobbio, suo giocatore ai tempi del Siena. Il centrocampista aveva accusato il suo ex allenatore di essere stato partecipe delle combine per le partite Albinoleffe-Siena e Novara-Siena dello scorso campionato di serie B.

Sono nel frattempo in corso anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati: calciatori di serie A e B, tecnici e dirigenti di società professionistiche coinvolti nelle indagini, tra cui proprio l’allenatore della Juventus, la cui abitazione è stata perquisita in mattinata alla presenza del fratello Daniele (visto che il diretto interessato si trovava fuori Torino), e anche l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier, all’interno della cui villa sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.

A Mauri e a Milanetto, in particolare, gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. In virtù della responsabilità oggettiva rischiano di conseguenza grosso anche i rispettivi club, in particolare la Lazio che verrebbe non solo automaticamente estromessa dalle competizioni europee (la Uefa non tollera questo genere di coinvolgimento), ma se il parametro è il -6 dell’Atalanta, potrebbe rischiare addirittura una penalità doppia, ovvero di 12 punti.

Adesso Mauri, così come Doni che fu giudicato responsabile per la combine di Atalanta-Piacenza, rischia la radiazione sportiva. Non è purtroppo la prima volta che la Lazio si trova suo malgrado coinvolta in scandali calcistici: negli ultimi 30 anni, questo è la terza bufera sulle scommesse, ed è anche la terza volta che la società biancoceleste risulta in qualche modo coinvolta.

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