I grandi colpi dell’ultimo giorno di Calciomercato non sono arrivati, ma quella che si è appena conclusa è stata una delle sessioni di mercato più bella, ricca e avvincente degli ultimi anni. Le ultime operazioni degne di nota sono state quelle del Torino, che con un’offerta in extremis ha soffiato Zaza alla Sampdoria ed è riuscito a portare in granata anche Soriano.
Nulla da fare per l’Inter, che già 24 ore prima della chiusura ufficiale era stata costretta a rimettere nel cassetto il sogno Modric, blindato dal Real nonostante la volontà del giocatore di vestire la maglia nerazzurra.
Non solo, perchè il Real è passato al contrattacco, denunciando l’Inter agli organi europei competenti.
I nerazzurri hanno ricevuto infatti un’informativa della Fifa che conferma la denuncia dei Blancos per le modalità con cui è stato contattato il calciatore senza il consenso del club. La replica dell’Inter. “Non abbiamo mai avuto contatti direttamente con il giocatore”.
Ancora più pesanti le accuse del presidente della Liga spagnola Tebas, che ha tuonato: “Dobbiamo chiederci perché sta succedendo che la Liga va perdendo le sue stelle – ha detto al quotidiano spagnolo ABC. – Ci sono club-stato che stanno inflazionando il mercato prendendosi i giocatori. In alcune squadre succedono cose che non dovrebbero succedere. Mi riferisco al Psg ma anche alla Juve con l’acquisto di Cristiano Ronaldo e all’offerta dell’Inter a Modric, con l’Inter che non ha soldi per fare acquisti e poi offre a Modric una quantità mostruosa di soldi che arrivano da chissà dove”. L’Inter, con un comunicato, ha annunciato che farà causa a Tebas per le sue dichiarazioni.
A sostegno di Inter e Juventus si è schierata anche la nostra Lega Calcio, che ha precisato attraverso una nota ufficiale: “La Lega Serie A si definisce sorpresa ed amareggiata dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente de La Liga Javier Tebas. Dichiarazioni che senza alcuna base conoscitiva ledono l’immagine e mettono in dubbio l’integrità ed il buon operato di due club italiani e della stessa Lega. Non possiamo accettare passivamente dichiarazioni alla stregua di strumenti mediatici atti a destabilizzare lo scenario internazionale”.
La grande protagonista di questo mercato è stata la Juventus, che ha messo a segno il colpo del secolo. Non si può definire altrimenti l’acquisto di Cristiano Ronaldo, operazione sulla carta impossibile, ma che tassello dopo tassello è andata a segno. E con Ronaldo, l’intera Serie A torna a essere un campionato top. Ma se quello del portoghese è stato l’affare principale, non si devono dimenticare le operazioni che hanno portato Perin, Cancelo ed Emre Can in bianconero, con Allegri che adesso dispone di una rosa ampia e forte in tutti i reparti. Due le note negativa: la prima è rappresentata dall’addio di Claudio Marchisio, che un po’ a sorpresa (nei tempi, ma non nella sostanza, dal momento che il divorzio era stato ventilato da diversi mesi) ha rescisso il contratto con la squadra che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Il suo futuro potrebbe essere in Canada, a Montreal. La seconda dal triangolo di mercato Higuain-Bonucci-Caldara, con la Juve che ha sì ritrovato un pilastro della sua difesa ma ha anche ceduto un bomber da 20 gol a stagione e un ottimo giovane difensore.
Promossa a pieni voti anche l’Inter, che non solo ha messo a segno due ottimi colpi a parametro zero come De Vrij e Asamoah, ma ha anche rinforzato la propria rosa con i vari Nainggolan, Politano, Keita, Vrsaljko e Lautaro Martinez, quest’ultimo grande protagonista nelle amichevoli pre campionato.
Spalletti può certamente dirsi soddisfatto, ma anche in casa nerazzurra qualche rammarico non manca. In particolare per quanto riguardaquel centrocampista di qualità e quantità che avrebbe fatto fare un notevole balzo in avanti. Prima Dembelè, poi Vidal e infine Modric. Nomi di primissimo piano seguiti ma non acquistati.
Capitolo Milan: a rendere ancor più positivo il mercato rossonero c’è il fatto che tutte le operazioni sono state fatte in tempi ridottissimi. Ricordate come era iniziata l’estate rossonera? Stallo totale (a parte i parametri zero Reina e Strinic), dubbi infiniti e il rischio di restare fuori dall’Europa. Il cambio di proprietà da Li ad Elliott ha invertito la tendenza, e da quando a Casa Milan hanno preso in mano le redini Leonardo e Maldini il mercato milanista è decollato: Higuain, Caldara, Bakayoko, Laxalt e Castillejo, oltre a una serie di cessioni importanti ai fini del bilancio, come quelle di Andrè Silva, Kalinic e Bacca. Leonardo ci ha provato fino all’ultimo per Milinkovic-Savic, ma la resistenza di Lotito ha avuto la meglio.
Promossa anche la Roma, che nonostante la partenza di Nainggolan si è comunque ben mossa sul mercato. Il grande colpo di Monchi è stato Nzonzi dal Siviglia, ma non sono da meno gli arrivi di Cristante e Pastore. Da verificare l’impatto con il calcio italiano di Kluivert, Marcano e Coric.
Chi ha fortemente deluso è stato il Napoli, il cui top player alla fine è stato…Carlo Ancelotti. L’annuncio del tecnico di Reggiolo sembrava il preludio per una campagna acquisti faraonica, invece, a fronte della pesante perdita di un centrocampista come Jorginho, i nomi più importanti sono stati quelli di Fabian Ruiz e Verdi. Per non parlare dell’operazione da 30 milioni per la coppia Meret-Karnezis, con l’infortunio del primo che ha costretto il Napoli a correre ai ripari con Ospina dall’Arsenal. L’impianto resta quello di Sarri, Ancelotti dovrà cercare di farlo rendere al massimo.
Lotito è riuscito nell’impresa che sembrava impossibile di trattenere in biancoceleste Milinkovic-Savic, pretendendo una cifra tra i 100 e i 120 milioni cash, senza contropartite o prestiti. Un rischio, perché tra 12 mesi il suo gioiello potrebbe valerne 200, oppure meno della metà, un po’ come capitato con Donnarumma. Nove mesi di campionato possono cambiare le cose.
Per il resto poche operazioni (Acerbi e Badelj su tutte) e due perdite importanti come quelle di De Vrij e Felipe Anderson.