E siamo a cinque. Dopo quattro incontri andati, per così dire, “a vuoto”, Adriano Galliani tenterà un quinto e, probabilmente, ultimo abboccamento a Carlo Ancelotti. “Ci stiamo provando ma non è ancora sicuro” il commento dell’ad ai giornalisti spagnoli, ed è proprio quell’ “ancora” a insinuare un punto interrogativo in una vicenda che sembrava chiusa. Perché l’ex tecnico del Real non ha mai lasciato spiragli aperti, almeno pubblicamente, a un suo ritorno in rossonero. Che Galliani, in questa tre giorni madrilena, sia riuscito a convincerlo? Quasi impossibile tanto che, in attesa della risposta definitiva (attesa per questa mattina), il Milan si guarda intorno.
In realtà un’alternativa ci sarebbe e pure piuttosto gradita, tanto da far pensare a molti che si tratti addirittura della prima scelta. Stiamo parlando di Antonio Conte, il più indicato, secondo Berlusconi, per la ricostruzione di una squadra decima in classifica, un po’ come quando arrivo alla Juventus nell’estate del 2011. Il problema è che Conte è blindato, anzi blindatissimo, dalla Nazionale italiana, sempre che, nel frattempo, non sopraggiungano problemi esterni. La vicenda del calcio scommesse infatti non è ancora conclusa e il ct, in caso di mancata archiviazione, potrebbe anche salutare tutti e rimettersi sul mercato.
Ad attenderlo troverebbe Berlusconi e Galliani, pronti a offrirgli ponti d’oro, piena autonomia decisionale e un budget importante da spendere per la campagna acquisti. Scenario stuzzicante, eppure complicatissimo. Può un ct dimettersi proprio nell’anno dell’Europeo? A memoria non si ricordano casi simili, con Conte però, come sanno bene alla Juve, tutto può succedere.
In alternativa sono sempre caldi i nomi di Emery (ieri vincitore della seconda Europa League consecutiva con il Siviglia), Montella (blindato però da una clausola rescissoria) e Mihajlovic, clamorosamente rientrato in corsa. Il serbo infatti, nei giorni scorsi vicinissimo al Napoli, sta prendendo tempo in attesa di capire cosa succederà dalle parti di Milanello. La pista però potrebbe sfumare già quest’oggi: alle 13 De Laurentiis e Benitez incontreranno la stampa in quel di Napoli e chissà che il mistero allenatore non venga svelato. Tecnici, ma non solo.
Anche il mercato dei giocatori sta per infiammarsi, soprattutto per quanto riguarda Juventus e Inter. Questa mattina Paulo Dybala si sottoporrà alle visite mediche con i bianconeri: una formalità, dopodiché l’affare col Palermo (concluso sulla base di 35 milioni) potrà considerarsi concluso. Poi sarà il turno di Sami Khedira: il 28enne centrocampista, svincolatosi dal Real Madrid, firmerà un quadriennale da 4 milioni più bonus a stagione.
Per una Juve scatenata c’è un’Inter un po’ in difficoltà, tanto da suscitare più di una preoccupazione in Roberto Mancini. Il quale aveva chiesto Dybala, Kondogbia e Tourè: il primo è ormai un giocatore bianconero, gli altri due sono stati tolti dal mercato da Monaco e Manchester City. In attesa di capire cosa succederà (le speranze di arrivare ai due non sono ancora tramontate del tutto), Ausilio sonda le alternative. Si parla con insistenza di Allan dell’Udinese, di Thiago Motta del Psg e di Bertolacci del Genoa, a cui presto potrebbe aggiungersi il compagno di squadra Perotti.
Giorni caldi anche in casa Roma, dove tiene banco il caso Nainggolan. Il belga è in comproprietà col Cagliari e, al momento, tra giallorossi e sardi non c’è l’accordo. A sbloccare l’empasse potrebbe essere il giovane Viviani, che i rossoblu vorrebbero inserire nell’affare. Staremo a vedere, intanto la Juve è alla finestra ma è chiaro che con Khedira la pista si fa decisamente più fredda. A meno che non parta uno tra Vidal e Pogba… Perché nel mercato, è bene ricordarlo, può succedere qualsiasi cosa.