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Calciomercato: Tevez sempre più vicino al Milan. Pressing di Man Utd e Psg per Sneijder e Pato

TEVEZ – MILAN, SI DECIDE NEL WEEK END! GALLIANI HA PRESENTATO UNA NUOVA OFFERTA AL CITY. L’INTER E’ ALLA FINESTRA, MA L’ARGENTINO VUOLE SOLO IL MILAN

La telenovela Tevez sembra davvero arrivata ai titoli di coda. In questa storia però nulla può essere dato per scontato, soprattutto visti i recentissimi sviluppi. Quella di ieri è stata una giornata frenetica, che ha finito per coinvolgere Italia, Inghilterra e Brasile. La partita tra Milan, Inter e Manchester City si è giocata su due tavoli: a Rio de Janeiro, dove Galliani (in vacanza, si fa per dire…) ha ricevuto la visita di Kia Joorabchian e di Tevez in persona e a Manchester, dove l’Inter ha tentato un ultimo clamoroso sgarbo ai cugini. Marco Branca infatti è volato in Inghilterra per parlare con i dirigenti del City, che per bocca di Mancini si erano detti più che disponibili a trattare l’Apache. A gelare Branca però è stato il procuratore dell’attaccante Kia Joorabchian, che ha chiuso così le porte ai nerazzurri: “Non parlo con l’Inter da agosto, trattiamo solo con il Milan”.

Troppo tardi? Probabilmente sì, perché i rossoneri sono in netto vantaggio. E proprio mentre Branca lasciava sconsolato l’ufficio di Brian Marwood, Carlos Tevez sbarcava a Rio de Janeiro per raggiungere Galliani. L’ad del Milan, il giocatore e il suo agente hanno organizzato una video – conferenza con i dirigenti del Manchester City, ai quali è stata fatta la seguente proposta (definita da Galliani “Fantasiosa”): prestito con obbligo di riscatto (venendo così incontro agli inglesi) ma legato alle presenze (metà delle gare restanti di campionato) e al rendimento. Se queste condizioni non dovessero verificarsi, scatterebbe automatico il prestito anche per la prossima stagione. Il riscatto avverrebbe così nel 2013 a cifre più basse, ma il City non dovrebbe accollarsi l’oneroso ingaggio di Carlitos (10 milioni netti).

Subito dopo Galliani, Tevez e Joorabchian sono andati a pranzo in un ristorante di Rio, e quest’ultimo ha rilasciato poche ma significative parole: “Sono fiducioso che Milan e Manchester City trovino a breve l’accordo”. A breve significa entro 48 ore, al massimo lunedì. Galliani non vuole perdere tempo, così come il giocatore, che ha già affittato casa a Milano. “’Si trova al terzo piano di uno stabile  – ha confermato Alessandro Proto, amministratore unico di “Proto Consulting” e consulente del giocatore nell’affare – l’appartamento è appena ristrutturato, misura 250 metri quadrati, e affittarlo costerà 5.600 euro al mese, una cifra ragionevole considerata la zona di pregio in cui trova”, ossia una delle vie del cosiddetto Quadrilatero della moda, a due passi da piazza San Babila. Tevez insomma vuole solo Milano, possibilmente rossonera. Matrimonio che quasi certamente si farà, a meno che il City non rifiuti anche l’ultima offerta di Galliani. In quel caso (al momento poco probabile) rientrerebbe in gioco l’Inter.

DALL’INGHILTERRA SONO SICURI: FERGUSON VUOLE SNEIJDER! IL PSG TENTA PATO, TUTTO DIPENDE DAGLI SCEICCHI

A pochi giorni dall’apertura ufficiale del mercato, ecco spuntare fuori il solito tormentone. La stampa inglese è sicura: il Manchester United vuole Wesley Sneijder. Gli ultimi deludenti risultati (due sconfitte consecutive in Premier da aggiungere alla precoce eliminazione dalla Champions League) hanno convinto Ferguson che così non si può più andare avanti. I Red Devils cercano da giugno un sostituto di Scholes, e l’uomo giusto sarebbe proprio l’olandese dell’Inter. Resta da vedere se questa volta alle parole seguiranno i fatti: per tutta l’estate il Manchester United ha inseguito Sneijder, ma non si è mai presentato a Milano con l’offerta giusta. Se i 25 milioni di sterline di cui parlano i giornali ci fossero davvero, allora questa volta l’olandese potrebbe davvero fare le valige. Il sostituto è già stato individuato da tempo: si tratta di Lucas, giovane brasiliano del San Paolo, che Moratti vorrebbe vestire di nerazzurro già a gennaio. A breve invece arriverà Juan Jesus, mentre per conoscere il futuro di Kucka bisognerà aspettare ancora qualche settimana: l’Inter detiene già metà cartellino, ma la sensazione è che fino a giugno le cose rimarranno così come sono.

A proposito di stampa straniera, parliamo ora di quella francese. Sui giornali transalpini il trasferimento di Pato al Psg viene considerato imminente. “Quando ci sono queste voci qualcosa di vero c’è sempre” ha commentato laconico Gattuso, ed effettivamente Leonardo e Ancelotti hanno già preso contatti con Gilmar Veloz, agente del “Papero”. A confermare l’esistenza di un principio di trattativa poi, c’è l’atteggiamento di Pato, che anche ieri è stato piuttosto anomalo: atterrato a Malpensa con il resto della squadra, il brasiliano ha deciso di lasciare l’aeroporto da un’uscita secondaria, beffando i numerosi cronisti presenti. Voglia di privacy o strategia volta ad evitare domande scomode? Resta il fatto che il Milan prima dovrà prima sbrogliare la vicenda Tevez, poi aspetterà eventuali proposte indecenti da Parigi. Di certo i 22 milioni di cui parla la stampa francese non basteranno, perché Galliani prenderà in considerazione solamente assegni da 35 milioni in su. 

SI COMPLICA L’AFFARE CACERES, JUVE SU GUARIN. ROMA – PIZARRO, E’ ROTTURA! I BIANCONERI ASPETTANO…

Mercato sempre attivo quello della Juventus. Antonio Conte ha chiesto a Marotta di fare presto con gli acquisti, per far sì che i nuovi possano inserirsi il prima possibile nei suoi schemi. Ecco perché la Juve si è stufata dei capricci di Del Nido, vulcanico presidente del Siviglia, che continua a temporeggiare su Martin Caceres. I bianconeri hanno presentato un’offerta di 8 milioni complessivi (1 subito e 7 a giugno per un eventuale riscatto) mentre gli spagnoli insistono a chiederne 11. Troppi secondo Marotta, ecco perché Caceres si sta allontanando da Torino. Di conseguenza, salgono le quotazioni di Fredy Guarin, centrocampista del Porto. La Juve ha già parlato con Pinto da Costa, numero uno del club portoghese, proponendo un prestito oneroso (2 milioni) con riscatto obbligatorio a giugno (9 milioni). In totale fanno 11, contro i 13 chiesti dal Porto. Distanza breve dunque, che potrebbe essere azzerata nelle prossime ore, sempre che da Siviglia non arrivino segnali di conciliazione. In quel caso la Juve potrebbe scegliere di prendere Caceres subito, e di rimandare l’acquisto di Guarin a giugno. Ricordiamo infatti che, in questa sessione di mercato, i bianconeri potranno tesserare un solo extracomunitario, e sia Caceres che Guarin lo sono.

Quella di oggi sarà una giornata importante anche sul fronte Pizarro. Il cileno ha deciso di rompere definitivamente i rapporti con Luis Enrique, rifiutandosi di partecipare ad una seduta di stretching impostagli dal tecnico spagnolo. Ieri Pizarro si è allenato da solo su un campo diverso da quello dei compagni e poco importa che la Roma si sia precipitata a gettare acqua sul fuoco con un comunicato ufficiale: “Il giocatore si è scusato con l’allenatore e con i compagni di squadra, motivando il proprio comportamento come conseguenza di un grave problema familiare – si legge sul sito del club giallorosso – Comprese le ragioni del giocatore, la Società, d’accordo con l’allenatore, ha concesso a Pizarro la possibilità di raggiungere immediatamente i suoi familiari in Cile”. Al di là delle parole di circostanza, la rottura è totale e in molti pensano che dietro ci sia la Juventus. Ufficialmente Marotta non si muoverà fino a quando il cileno non avrà chiarito le cose con la società giallorosa, e in questo senso sarà importantissimo l’incontro di oggi tra Walter Sabatini e Giuseppe Bozzo, procuratore di Pizarro. La Juve aspetta solo di conoscere l’esito, anche se a molti sembra già scontato. Sul fronte cessioni, novità riguardo a Sorensen e Toni. Il primo piace al Genoa (Marotta lo tratterà solo in comproprietà), il secondo ha offerte dal Seattle e dal Montreal.

ROMA – DE ROSSI, ADDIO SEMPRE PIU’ VICINO! L’INFORTUNIO DI OSVALDO COMPLICA LE COSE: ORA SERVE UNA PUNTA

Le cronache romane hanno sempre descritto De Rossi come un ragazzo schivo, per nulla amante di folle e riflettori. Ecco perché in molti si sono stupiti quando ieri, dopo l’allenamento, il centrocampista si è intrattenuto per una ventina di minuti con i tifosi giallorossi accorsi a Trigoria. Autografi, fotografie, ma soprattutto un silenzio imbarazzante di fronte alla domanda dei fans: “Daniele, allora resti a Roma?”. Non ha risposto De Rossi, forse perché non ha ancora preso una decisione sul suo futuro, o forse perché l’ha presa eccome, ma non è quella che si augurano i tifosi giallorossi. Non ci sono novità sul fronte rinnovo, e difficilmente l’arrivo nella capitale di James Pallotta potrà cambiare le cose. Ecco perché l’idea di una cessione al Manchester City già a gennaio, seppur improbabile, non è più fantacalcio, sempre che Mancini metta sul piatto un’offerta impossibile da rifiutare. La situazione è molto complicata, e anche un rinnovo non la cambierebbe di molto: il giocatore accetterà di firmare solo in presenza di una clausola rescissoria, il che lascia intendere una partenza a giugno. Certo, una speranza che Roma e il calcio italiano possano tenere De Rossi c’è ancora, ma è sempre più flebile e i silenzi del giocatore non aiutano a cambiare le cose.

Il momento sfortunato della Roma non si limita al solo De Rossi. L’infortunio di Osvaldo è serio (due mesi di stop), dunque Sabatini dovrà prendere un altro attaccante. La beffa è che l’italo – argentino si è fatto male neanche una settimana dopo la cessione di Borriello alla Juventus, che probabilmente sarebbe saltata. I bianconeri potrebbero ricambiare il favore con Quagliarella (a proposito, il suo procuratore ha smentito l’interesse dell’Inter), o al limite con Amauri, più simile ad Osvaldo come modo di giocare. Da non escludere anche un ritorno di fiamma per Nilmar, già trattato la scorsa estate dal Villarreal, mentre non trova riscontri la pista Floro Flores. Almeno per il momento.

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