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Calciomercato: sprint della Juve ma Calafiori sfuma e Chiesa va verso l’addio, il Milan punta Morata, Zaniolo all’Atalanta

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Il mercato si scalda. Le big italiane, complice l’uscita di scena anticipata della Nazionale, si sono tuffate nel mondo delle trattative, tanto più che il tempo delle vacanze è praticamente finito. Da lunedì, infatti, inizieranno i raduni delle squadre (Milan, Napoli, Roma e Lazio, mercoledì la Juve, venerdì l’Inter) con conferenze stampa di dirigenti e allenatori annesse, il che spiega l’accelerazione generale sul fronte delle operazioni.

Calciomercato: Calafiori in Premier, Buongiorno al Napoli: la Juve cerca nuovi obiettivi

A tirare le fila, almeno fino a questo momento, è la Juventus di Giuntoli, già capace di mettere a segno tre colpi in poche settimane. Il dt bianconero si è assicurato Di Gregorio dal Monza (18 milioni) e il duo di centrocampo Douglas Luiz (28 + i cartellini di Iling e Barrenechea) e Khephren Thuram (20 + bonus), ma il suo mercato è ancora lontano dal potersi considerare concluso. All’appello, infatti, mancano ancora un trequartista (Koopmeiners, tra poco ne parliamo) e un difensore centrale.

Thiago Motta avrebbe voluto Calafiori o, in alternativa, Buongiorno, entrambi però sono praticamente sfumati. Il primo, uno dei pochissimi a salvarsi dal naufragio europeo azzurro, è ormai vicinissimo all’Arsenal, la cui forza economica s’è rivelata incontrastabile. I Gunners hanno sbaragliato il campo offrendo 55 milioni e il Bologna, “costretto” a dare il 50% al Basilea, ha accettato di buon grado; il resto lo ha fatto il giocatore, convintosi ad accettare il quinquennale da 4 a stagione propostogli da Arteta.

La Juve ha provato così a strappare Buongiorno al Napoli offrendo al Torino 42 milioni + 5 di bonus, ma il difensore ha fermato tutto preferendo mantenere la parola data a Conte, anche per non tradire il popolo granata. I bianconeri devono così virare su altri obiettivi e in cima alla lista finisce proprio un giocatore dell’Arsenal come Kiwior, che con Calafiori troverebbe molto meno spazio. Giuntoli, come detto in precedenza, vuole poi completare la mediana con Koopmeiners, destinato a diventare il fiore all’occhiello del mercato. L’Atalanta continua a chiedere 60 milioni, i bianconeri però possono contare sulla volontà del giocatore, che ha già rifiutato diverse offerte dalla Premier. Un simile investimento comporta delle cessioni, su tutte quella di Chiesa, di cui parleremo tra poco nel capitolo Roma. 

Milan, il nome nuovo per l’attacco è Morata: dipende dal giocatore

Nessun acquisto, almeno per ora, da parte del Milan, che però sta lavorando su più tavoli. Furlani e Moncada hanno in mente almeno quattro innesti, peraltro in tutti i reparti. Le attenzioni principali sono puntate sull’attacco, visto che Zirkzee, inizialmente indicato come primo obiettivo, sembra ormai destinato al Manchester United. La pista Lukaku non scalda per i costi (il Chelsea, ad oggi, non vuole sentir parlare di prestito e chiede almeno 30 milioni, senza contare l’ingaggio), così è tornato in auge l’evergreen Morata, all’ennesima estate da uomo mercato.

Per strapparlo all’Atletico Madrid basta pagare la clausola rescissoria di 13 milioni, il che lo rende decisamente appetibile: molto dipende dalla sua volontà, visto che anche l’ingaggio da 6 milioni, per quanto alto, rientra nei canoni di Via Aldo Rossi. Certo, lo spagnolo non garantisce la prospettiva di colleghi più giovani (compirà 32 anni a ottobre), ma è reduce dalla miglior stagione della carriera (21 gol in 48 presenze) e permetterebbe di risparmiare budget in vista di altri obiettivi.

Fonseca, infatti, vuole almeno un difensore centrale (si parla di Pavlovic del Salisburgo, Chalobah del Chelsea e Diogo Leite dell’Union Berlino) e un terzino destro (con Emerson Royal c’è già l’accordo, mentre resta qualche milione di distanza con il Tottenham), senza dimenticare il centrocampista di rottura, ritenuto indispensabile per migliorare il rendimento complessivo della squadra (Fofana del Monaco è sempre più vicino). In uscita, al momento in cui scriviamo, non si registrano particolari movimenti, anche se la permanenza di Theo Hernandez andrà verificata a fine Europeo. 

Pioli chiama De Vrij in Arabia, l’Inter torna sul mercato

L’Inter credeva di aver già completato gran parte della rosa con Zielinski e Taremi, poi sono arrivati l’infortunio di Buchanan e i petroldollari di Pioli a cambiare gli scenari. Lo stop del canadese, infatti, costringe Marotta a cercare un rinforzo a sinistra, ma è soprattutto l’interesse dell’Al-Ittihad per De Vrij a preoccupare i nerazzurri, che a quel punto dovrebbero acquistare un difensore titolare.

Ausilio ha provato a spezzare l’accordo tra Buongiorno e il Napoli, ricevendo però un rifiuto: qui i sentimenti non c’entrano, semplicemente il ragazzo non ha voglia di aspettare agosto inoltrato. Le tempistiche dell’Inter, infatti, dipendono anzitutto dalle cessioni, mentre gli azzurri di Conte sono già pronti a fare il bonifico.

Il nome caldo, a questo punto, è quello di Hermoso, svincolatosi pochi giorni fa dall’Atletico Madrid, ma se Marotta, Ausilio e Inzaghi hanno già acceso il semaforo verde, lo stesso non si può dire di Oaktree, molto dubbioso nell’offrire un ingaggio pesante (con commissioni annesse) a un difensore di 29 anni. Il resto del mercato ruota attorno agli attaccanti, in entrata e soprattutto in uscita. Solo le partenze di Arnautovic, Correa e Carboni permetterebbero ai nerazzurri di acquistare Gudmundsson, ritenuto ideale per completare un reparto che conta già Lautaro, Thuram e Taremi. Il Genoa, come spiegato da Zangrillo nei giorni scorsi, non farà sconti di nessun tipo, dunque Marotta dovrà trovare il modo di racimolare la cifra giusta, oltre che di non appesantire ulteriormente il monte ingaggi.

La Roma vuole Chiesa, la Lazio sogna Greenwood, l’Atalanta sogna con Zaniolo

Il resto della Serie A si muove in tono minore, anche se con picchi piuttosto interessanti. La Roma del neo ds Ghisolfi non ha ancora piazzato colpi da copertina, ma lavora a una coppia da sogno con Dybala (con cui si parlerà di rinnovo) e Chiesa. L’esterno è in uscita da Torino e ha accolto con piacere il gradimento di De Rossi, suo convintissimo estimatore: la Juve, alla luce del contratto in scadenza nel 2025 (e di un Europeo tutt’altro che brillante), non può chiedere la luna, di certo però non andrà sotto quota 25-30 milioni. Cifra importante, proprio come quella pretesa dal Villarreal per cedere Sorloth, centravanti norvegese finito sul taccuino di Ghisolfi: la clausola è di 38 milioni, ma i giallorossi vorrebbero chiudere per molto meno.

Mercato acceso anche in casa Lazio, dove Lotito è alle prese con una vera e propria rivoluzione: via i big Luis Alberto e Felipe Anderson, dentro giovani certamente interessanti come Tchaouna (Salernitana), Noslin (Verona) e Dele-Bashiru (Hatayspor). All’appello, però, manca ancora un colpo da copertina e il nome di Greenwood (entrato pure in orbita Juve) farebbe al caso suo, proprio come Gudmundsson e Samardzic, entrambi nella lista del presidente biancoceleste.

Chi parla poco e fa molti fatti è l’Atalanta, capace di chiudere un’operazione molto stuzzicante come quella di Zaniolo. L’esterno, arrivato dal Galatasaray con la formula del prestito oneroso (3,5 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 16 (in caso di raggiungimento del 60% delle presenze stagionali), va a rinforzare un reparto offensivo che può già contare su Lookman, De Ketelaere, Scamacca e Touré, anche se in molti lo vedono come l’erede di Koopmeiners, seppur con caratteristiche diverse. 

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