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Calciomercato piccolo piccolo: niente soldi, niente campioni. Alcazar alla Juve, Belotti a Firenze, Baldanzi alla Roma

Si è chiusa senza grossi colpi una delle edizioni più povere del calciomercato – Le grandi pensano già alla prossima stagione

Calciomercato piccolo piccolo: niente soldi, niente campioni. Alcazar alla Juve, Belotti a Firenze, Baldanzi alla Roma

Il mercato del “vorrei, ma non posso”. Si è conclusa ieri sera la campagna invernale più triste degli ultimi anni, nella quale i colpi sono rimasti quasi tutti in canna, in barba alle aspettative di addetti ai lavori e tifosi. Che sarebbe stata una sessione povera, a dire il vero, lo si era capito da tempo, un conto però sono le previsioni, un’altra la realtà dei fatti. A mancare all’appello, come vedremo tra poco nel dettaglio, sono mancate soprattutto le big “storiche”, un po’ per questioni di opportunità tecnica (a gennaio, si sa, è molto difficile acquistare pezzi pregiati), molto per una crisi economica aggravata dalla cancellazione del Decreto Crescita, vera e propria manna dal cielo di amministratori delegati e direttori sportivi.

Calciomercato, gli ultimi botti: Alcaraz alla Juve, Baldanzi alla Roma, Belotti alla Fiorentina

A movimentare le ultime ore di mercato ci hanno pensato Juventus, Roma e Fiorentina, che si sono mosse per rinforzare i rispettivi organici. I bianconeri, un po’ corti a centrocampo dopo le squalifiche di Pogba e Fagioli, hanno puntato sul giovane Carlos Alcaraz, omonimo del ben più famoso campione di tennis. L’argentino, 21 anni compiuti a novembre, arriva dal Southampton con la formula del prestito oneroso (3,5 milioni) con diritto di riscatto (49,5). Dovesse esplodere, ecco che a giugno diventerebbe un affare decisamente caro, ma al momento si può dire che Giuntoli si è assicurato un prospetto interessante per una cifra abbordabile. Certo, Allegri avrebbe preferito un rinforzo più “pronto” (ne parliamo tra poco), però è giusto dire che la sua Juve sta andando forte anche così, dunque può permettersi una scommessa. Chi ha sicuramente investito sul futuro è la Roma, capace di assicurarsi il talento italiano Baldanzi per 15 milioni più 5 di bonus e il 20% su un’eventuale rivendita. L’Empoli, nonostante la difficile situazione di classifica, ha dato il via libera e De Rossi potrà così contare su un trequartista/esterno di grande qualità, pronto ad alternarsi a Dybala (o magari, chissà, a giocarci assieme) da qui a fine maggio. L’ingresso del giovane Tommaso, in gol sabato scorso contro la Juve, ha favorito l’uscita di Belotti, anche perché presto tornerà Abraham e gli spazi sarebbero stati davvero minimi. Il Gallo ha scelto di giocarsi le sue (minime) chances di Europeo andando a Firenze, dove Italiano dovrebbe garantirgli la titolarità nonostante la presenza di Beltran e Nzola. 

Calciomercato, i colpi mancati: da Gudmundsson a Samardzic e Buongiorno, quante illusioni…

La sessione invernale 2024, più che per i colpi fatti, verrà ricordata per quelli saltati. La girandola di nomi è stata fitta, ma alla fine la maggior parte di loro è rimasta dov’era, pronta a tornare sul mercato solo in estate. Cominciamo, in ordine di tempo, da Gudmundsson, islandese che tanto sta facendo bene al Genoa (9 gol e 2 assist), il cui passaggio alla Fiorentina non si è concretizzato, nonostante i viola abbiano messo sul piatto 24 milioni cash. Ma il fondo americano 777 Partners, proprietario del club ligure dal 2021, non ha voluto sentire ragioni e scendere dalla richiesta iniziale di 30 più bonus, rimandando così a giugno qualsiasi discorso. Per i viola sarebbe stato un bel colpo, non c’è che dire, così come se Napoli e Juventus fossero riuscite ad accaparrarsi Samardzic, rimasto a Udine nonostante le trattative. I più vicini sono stati sicuramente gli azzurri, tanto che l’acquisto sembrava ormai fatto: poi però, come accaduto in estate con l’Inter, sono subentrati problemi di commissioni e l’affare è saltato. La Juventus ha provato a inserirsi, ma i costi (e la volontà dell’Udinese di cedere solo a titolo definitivo) hanno consigliato di rimandare tutto a giugno; i bianconeri hanno così fatto un tentativo per Bonaventura, trovando però il rifiuto di Commisso, dopodiché hanno deciso di virare su Alcaraz e abbandonare la pista dell’usato sicuro già sondata con i vari Hojbjerg, Henderson e Phillips. Tanti nomi accostati anche al Milan, specialmente nel reparto arretrato: alla fine, però, i vari Kiwior, Brassier, Chalobah e Lenglet sono rimasti dei sogni, così come Buongiorno, l’unico per cui RedBird avrebbe autorizzato un extra budget (ma non così alto da soddisfare Cairo): Pioli dovrà accontentarsi di Gabbia (rientrato dal prestito al Villarreal) e Terracciano. 

Calciomercato, il bilancio: Napoli protagonista, l’Inter pensa già a giugno

A conti fatti, insomma, solo Napoli, Roma e Fiorentina si sono mosse davvero, con gli azzurri grandi protagonisti. De Laurentiis, terrorizzato dalla prospettiva di non andare in Champions, ha messo mano al portafogli con qualche mese di ritardo, assicurandosi Ngonge dal “supermercato” Verona (addirittura 13 cessioni!), Traoré dal Bournemouth, Dendoncker dall’Aston Villa e Mazzocchi dalla Salernitana. All’appello, oltre a Samardzic, è mancato Nehuen Perez, rimasto a Udine per colpa di Ostigard (voleva solo il Genoa), ma il mercato del Napoli resta comunque interessante, anche se è molto presto per dire che risolverà i problemi visti sin qui. C’è poi il caso dell’Inter, avanti in classifica e nella programmazione: Marotta e Ausilio, infatti, lavorano già per l’estate, che porterà in dote due pezzi da novanta come Zielinski e Taremi, entrambi a parametro zero. Inzaghi, che ha comunque avuto l’esterno canadese Buchanan, avrebbe forse voluto un rinforzo in attacco, ma la ritrosia di Sanchez ad accettare altre destinazioni ha lasciato tutto così com’è. E guardando la stagione, forse, è anche un bene…

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