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Calciomercato: Montella al Milan, scintille cinesi per l’Inter

FIRSTonline

Vincenzo Montella è il nuovo allenatore del Milan. La notizia, diffusasi un paio di giorni fa dopo l’addio di Brocchi, è diventata ufficiale nella serata di ieri: l’Aeroplanino ha firmato un biennale da 2,3 milioni a stagione. L’accordo era stato trovato in mattinata dopo un vertice nella sede del club tra Galliani e Alessandro Lucci (procuratore del tecnico), per l’annuncio però si è dovuto attendere l’ok della Sampdoria.

I blucerchiati infatti chiedevano il pagamento della clausola rescissoria da 1 milione ma alla fine hanno accettato un indennizzo di 500 mila euro, poco meno di quanto percepirà Marco Giampaolo, a lungo in corsa proprio per la panchina rossonera. Il nome di Montella però ha messo d’accordo tutti: Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e la cordata cinese, prossima ad acquistare la maggioranza del club. Dagli ambienti finanziari infatti filtra ottimismo ed è possibile che già settimana prossima arrivino notizie significative (e decisive?) sul cambio di proprietà.

A proposito di cinesi: ieri a Milano è andato in scena il primo cda dell’Inter targata Suning. Segno che il mercato nerazzurro, già iniziato con i colpi Banega, Erkin e Ansaldi, può proseguire ed entrare davvero nel vivo. “Abbiamo un colpo in canna, dobbiamo giocarcelo bene – ha spiegato Thohir, confermato presidente anche dal nuovo consiglio d’amministrazione. – Berardi o Candreva? Non abbiamo ancora preso una decisione in merito, stiamo discutendo ma è difficile che possa accadere qualcosa prima di luglio. Il Gruppo Suning poi sta valutando anche Gabriel Jesus, sarebbe importantissimo acquistare un giovane talento internazionale”.

Parole importanti quelle del tycoon indonesiano, molto gradite al procuratore del brasiliano. “Fa piacere sentire queste frasi, rappresentano un bell’attestato di stima – ha spiegato Cristiano Simoes. – Lui piace a tanti club ma bisogna parlare col Palmeiras, al momento preferirebbe non cederlo”. Il viaggio dei cinesi a Milano è servito anche per conoscere Roberto Mancini, “convocato” all’Armani Hotel per un summit esplorativo. “Non abbiamo parlato di rinnovo, ci siamo solo conosciuti meglio” ha glissato il tecnico in fretta e furia, lasciando intendere che di mercato si discuterà in altre sedi.

Giornata importante anche in casa Juve, dove è stato presentato ufficialmente Dani Alves. “E’ un onore essere qui – le prime parole del brasiliano in conferenza stampa. – Ho scelto questo club perché ha tanta voglia di vincere in Europa, la Champions manca da tanti anni e sono convinto che lotteremo fino in fondo per conquistarla”. La presentazione è servita anche per lanciare un appello a Mascherano, compagno di tante battaglie a Barcellona e obiettivo di mercato della coppia Marotta-Paratici. “Sarebbe bellissimo giocare ancora con lui ma non dipende da me – ha spiegato. – Sarei felice se potessi condividere con lui questa avventura, ci servono giocatori con il suo spirito”.

Molto meno sereno il clima in casa Napoli, dove si è letteralmente abbattuto il “ciclone Higuain”. “Gonzalo non rinnoverà il suo contratto – ha dichiarato suo fratello (nonché procuratore) Nicolas. – De Laurentiis ci aveva promesso una squadra da scudetto ma non ha mantenuto la parola, il progetto ambizioso non si sta realizzando. Sappiamo che il presidente non farà sconti sulla clausola rescissoria di 94 milioni, dunque Gonzalo rispetterà il contratto e andrà in scadenza tra due anni. Continuerà ad allenarsi in modo ultra professionale, ci mancherebbe, ma a queste condizioni non ha intenzione di rinnovare”.

Parole forti che hanno messo in agitazione l’ambiente azzurro, costretto a fare i conti con un caso molto difficile da gestire. Se il Pipita dovesse confermare le sue intenzioni il club si troverebbe in casa un giocatore scontento, inoltre rischierebbe di depauperare un patrimonio clamoroso. Ecco perché immaginare Higuain lontano da Napoli è tutt’altro che un’utopia.

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