No, non era uno scherzo. Quella che sembrava essere solo una notizia da fantamercato si sta invece clamorosamente trasformando in realtà, con Bonucci prossimo a lasciare la Juventus per trasferirsi al Milan. Trattativa lampo e non ancora conclusa, però decisamente avviata: i bianconeri infatti non si sono opposti ma anzi hanno accettato di sedersi attorno a un tavolo con i dirimpettai rossoneri. Decisione motivata dalla volontà del difensore, ormai sicuro di voler lasciare la Juve per tutta una serie di motivi.
Questioni di stimoli, di soldi, ma anche, se non soprattutto, di problemi interni: il rapporto con Allegri (memorabile la lite durante il match col Palermo della scorsa stagione) e con alcuni compagni (rissa sfiorata in quel di Cardiff con Dybala e Barzagli) lo induce a voler cambiare aria. Nel suo destino sembrava esserci la Premier League, poi è arrivato il Milan della nuova proprietà cinese e della coppia Fassone-Mirabelli e lui ha detto sì. Ora si tratta sulla valutazione complessiva: i rossoneri sono partiti da 30 milioni più De Sciglio, la Juve ha risposto chiedendone 40 cash (il terzino, che comunque interessa, verrà trattato a parte per questioni di bilancio).
Distanza abbordabile, tanto più per uno dei migliori interpreti al mondo del ruolo, che non dovrebbe dunque compromettere la riuscita dell’operazione. Le parti hanno lavorato alacremente per tutta la sera: il Milan oggi partirà per la tournée in Cina e vorrebbe tanto aggiungere un posto in più sul volo. Bonucci, che ieri si è sottoposto alle visite mediche in quel di Vinovo, aspetta il semaforo verde per cambiare maglia e dare il là a un nuovo capitolo della sua carriera, la Juve dal canto suo si prepara a sostituirlo al meglio, pur con la consapevolezza che sarà difficile non rimpiangerlo.
Nel frattempo i rossoneri hanno chiuso anche l’affare Biglia, che arriverà oggi a Milano per una cifra complessiva di 20 milioni (comprensivi di bonus), per poi imbarcarsi in Cia per la tournée. Tornando alla Juve un’idea potrebbe essere l’arrivo immediato di Caldara, che anticiperebbe di un anno il suo addio all’Atalanta, un’altra la fiducia totale a Rugani, cresciuto proprio all’ombra di quella che fu la BBC. Con i soldi della cessione invece si punterà su un big di centrocampo, uno in grado di dare maggior qualità e personalità a un reparto rimasto orfano di Pogba. Il sogno è Toni Kroos ma sembra difficile che il Real Madrid possa privarsene, per quanto questo mercato ci stia ribadendo, una volta di più, come nulla sia davvero impossibile.
Tanto scintillio rossonero contrasta con l’immobilismo dell’Inter, sin qui ferma ai “soli” Skriniar e Borja Valero. Ieri poi da Roma (nel frattempo vicinissima a Defrel, al Sassuolo 20 milioni più bonus) è arrivata una doccia fredda sul fronte Nainggolan, dichiarato incedibile dal presidente Pallotta. “Radja non andrà da nessuna parte e il discorso vale anche per Manolas – le sue parole – Sin qui abbiamo venduto per questioni di Financial Fairplay, ora però possiamo ragionare sul valore tecnico dei giocatori”. Frasi di circostanza o verità? Solo il tempo darà risposte certe, intanto però Monchi tratta con l’entourage del belga per un rinnovo contrattuale da 4 milioni a stagione che, di fatto, spegnerebbe tutte le speranze nerazzurre.
“Ad oggi non è sul mercato e noi dobbiamo rispettare questa cosa – ha spiegato Ausilio – Non dobbiamo avere fretta, le squadre si costruiscono con logica e poi non possiamo pensare di portare in rosa gente che guadagna 3-4 volte in più del nostro miglior giocatore”. Il popolo nerazzurro spera si tratti solo di un depistaggio perché la voglia di mercato è tanta, specialmente con un Milan scatenato come non mai.