E’ già Juventus-Milan! In attesa dello scontro sul campo nel prossimo campionato, le società in questione si stanno sfidando sul mercato. Proprio come un anno fa, quando l’oggetto del contendere era un certo Tevez, Marotta e Galliani hanno un sogno in comune: Juan Manuel Iturbe. In realtà sull’argentino ci sarebbe anche la Roma, ma al momento il duello vero e proprio è tutto biancorossonero. La partita non è ancora entrata nella sua fase più calda, intanto però le manovre sono in corso e a breve potrebbero esserci significative novità. La Juventus appare in vantaggio, sia per il maggior appeal (tre scudetti vinti e una Champions League a cui partecipare) che, soprattutto, per una disponibilità economica superiore. Le cessioni di Immobile (9 milioni), Zaza (8 milioni) e quella vicinissima di Vucinic (6 milioni dall’Al Jazira) hanno portato un bel tesoretto a cui vanno aggiunte le numerose possibili contropartite tecniche a disposizione. E così, dopo aver ricevuto un sì di massima dal giocatore (ma quello, a dire il vero, ce l’ha anche il Milan), sono cominciati i contatti ufficiali col Verona. Qui però la situazione si complica perché il presidente Setti ha fatto un prezzo bello alto (30 milioni) e non sembra bendisposto a sconti di nessun tipo, almeno per il momento. E così l’offerta di Marotta (20 milioni più Quagliarella) è stata accolta con il più classico dei “le faremo sapere”. Logico l’atteggiamento dei veronesi, che sperano in un’asta milionaria senza esclusione di colpi. In questo senso il Milan non è l’interlocutore migliore (non è che dalle parti di Via Aldo Rossi ci siano tutti questi soldi), ma potrebbe bastare per invogliare Marotta e Sabatini ad offrire di più. Perché Galliani fa sul serio, questo è certo. L’incontro con il procuratore di Iturbe ha dato esiti positivi: l’argentino preferirebbe la Juve ma non chiude affatto la porta ai rossoneri. Che, seppur in modo diverso rispetto a Marotta, stanno raccogliendo i fondi per sferrare l’attacco. Nessuna cessione “grassa”, ma una bella sforbiciata al tetto ingaggi che garantisce comunque un risparmio importante. La rescissione con Kakà vale 10 milioni (l’ingaggio di Ricky era di 5 netti), quella con Robinho (alle porte) 8, la spalmatura di Mexes altri 4/5. Sommando il tutto si arriva a 22/23 milioni, cifra che, con l’aggiunta di una contropartita (ma non Saponara che andrà in ritiro con Inzaghi), potrebbe convincere il Verona.
Mercato meno scoppiettante quello dell’Inter, perlomeno per quanto riguarda la voce degli acquisti. Sulle cessioni invece si stanno accendendo molte luci, perché l’Atletico Madrid ha messo gli occhi su Handanovic e Icardi. “Non pensiamo a cederli, per il momento” ha glissato Thohir ed è proprio quel riferimento temporale a far drizzare le antenne agli operatori di mercato. I Colchoneros infatti hanno offerto 30 milioni per tutti e due, oggettivamente poco per chi ha ceduto Diego Costa a 40, ma se la proposta salisse ancora un po’ (diciamo altri 10) ecco che il presidente nerazzurro potrebbe tentennare. Vedremo, intanto il ritiro si avvicina (venerdì) e Mazzarri non ha ancora i rinforzi chiesti. M’Vila è stato bloccato da tempo ma prima bisogna convincere Taider ad accettare Kazan, Behrami è in pieno mondiale e gli altri obiettivi costano parecchio. Ecco perché un paio di cessioni illustri non vanno escluse a prescindere.