Il Milan aspetta Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è arrivato ieri sera a Doha e oggi, assieme al suo agente Mino Raiola, incontrerà Al-Khelaifi, presidente del Paris Saint Germain. Un meeting decisivo per il suo futuro, tanto che potrebbe prendervi parte anche lo sceicco Al-Thani, patron assoluto del club francese. Ibra chiederà un rinnovo di contratto (quello attuale scadrà tra 12 mesi) alle solite cifre iperboliche oppure, in alternativa, la rescissione consensuale. Una strategia quella dell’attaccante e del suo procuratore, figlia della volontà di ritornare a Milano, dove peraltro si accontenterebbe di cifre parecchio inferiori.
Dai 14 milioni attuali (più bonus) passerebbe a 8 (in caso di biennale) o a 6 (in quel caso si tratterebbe di un triennale), il tutto sotto la regia attenta di Adriano Galliani, grande sponsor dello svedese. Prima di celebrare il matrimonio-bis però bisognerà capire le volontà del Psg, tutto però lascia pensare che, alla fine, il via libera verrà concesso.
Ore frenetiche anche per quanto riguarda Jackson Martinez. Con l’attaccante c’è già un accordo di massima e il Porto non rappresenta più un problema (il Milan pagherà interamente la clausola rescissoria di 35 milioni), ora non resta che sbrigare le pratiche di rito.
Vista l’impossibilità del giocatore a raggiungere Milanello (è impegnato in Coppa America con la Colombia), saranno i rossoneri a muoversi verso il Cile, nelle figure del ds Rocco Maiorino e del responsabile sanitario Rodolfo Tavana.
“Nei prossimi giorni deciderò il mio futuro”, aveva glissato l’attaccante in un’intervista, parole interlocutorie smentite però dal suo procuratore. “L’operazione si può chiudere a breve, sarà una settimana decisiva per tutti” la frase piuttosto indicativa di Luiz Henrique Pompeo.
Attese novità anche sul fronte Kondogbia. Settimana scorsa il Milan ha presentato un’offerta di 27 milioni, ora si aspetta la risposta del Monaco, inizialmente fermo sulla richiesta di 35. Distanza importante ma tutt’altro che eccessiva, ecco perché in via Aldo Rossi si respira un certo ottimismo.
Infine occhio alla difesa, altro reparto che Galliani ha deciso di rinforzare almeno con un big. Oltre al già citato Miranda (Atletico Madrid ma occhio all’Inter), restano vive le candidature di Hummels (Borussia Dortmund) e Abdennour (Monaco), senza dimenticare il “nostrano” Romagnoli, pallino di Mihajlovic dopo la bella stagione alla Sampdoria.
Anche in casa Juve ci si aspetta una settimana bella tosta. I bianconeri devono dirimere le questioni Tevez e Pirlo e sperano di farlo entro domenica prossima. “Carlos vuole tornare, proviamoci” l’arringa di Angelici, presidente del Boca Juniors, sulla stampa argentina.
Gli Xeneises hanno pronto un biennale da 5 milioni a stagione, prima però Tevez dovrà parlare con Marotta e chiarire una volta per tutte la propria volontà. Solo poi si penserà al possibile (probabile?) sostituto che, al momento, sembrerebbe essere Mandzukic dell’Atletico Madrid, anche se la Juve deve guardarsi dalla concorrenza di Wolfsburg e Zenit San Pietroburgo, club pronti a mettere sul piatto cifre davvero importanti.
Che però non sarebbero un problema per la Signora, soprattutto se dovesse partire Paul Pogba. La stampa inglese è sicura, il Manchester City lo ha messo nel mirino e sarebbe pronto a sborsare 114 milioni. Un’offerta mostruosa, alla quale i bianconeri non potrebbero proprio dire di no anche considerando le volontà del francese. Che, sempre stando ai rumors d’Oltremanica, andrebbe a percepire 18 milioni a stagione per i prossimi 5 anni…
In attesa di conferme (l’anno scorso gli stessi tabloid davano per certo il passaggio di Vidal al Manchester United…) Allegri lancia messaggi (“chi rimarrà dovrà farlo con la testa giusta”) e sogna un numero 10, l’unica lacuna della sua rosa. Il preferito sarebbe Oscar del Chelsea: difficile convincere Mourinho a lasciarlo andare ma un’offerta di 35 milioni potrebbe fargli cambiare idea.
Sondaggi, ammiccamenti e parole, per ora però senza fatti. Il mercato dell’Inter stenta a decollare e questo scoraggia non poco i tifosi, spaventati dalle mosse di Juventus e Milan, oltre che dalle voci in arrivo da Inghilterra e Croazia. Dove si dà praticamente per fatta la cessione di Kovacic al Liverpool: 23 milioni più 2 di bonus, il tutto con il benestare del giocatore. Soldi che servirebbero per far cassa e dare un po’ di slancio al mercato nerazzurro, eppure la tifoseria rumoreggia e l’hashtag #savekovacic impazza sui forum specializzati.
Il problema vero però, più che l’attaccamento al centrocampista, sta nelle alternative che convincono poco. Sfumati Dybala e Yaya Touré (ma Mancini ci crede ancora), si continua a parlare di Thiago Motta (possibili novità già in giornata), Felipe Melo (“vogliamo tenerlo” ha però spiegato il presidente del Galatasaray), Imbula (centrocampista francese classe 1992 valutato 20 milioni dal Marsiglia, piace molto anche al Milan), Perisic (“proveremo a rinnovargli il contratto” le parole del ds del Wolfsburg) e Montoya (“la possibilità che parta è concreta” ha ammesso Braida, ds del Barcellona).
Accantonato il sogno Cuadrado, Ausilio ha puntato su un altro giocatore del Chelsea: si tratta di Salah, in prestito alla Fiorentina fino al 2016 ma, di fatto, di proprietà Blue. L’addio di Montella potrebbe convincere l’egiziano a lasciare Firenze, ecco perché Mancini si sta interessando direttamente alla cosa.
Altro nome caldo è quello di Jovetic, deciso a lasciare il Manchester City dopo la conferma di Pellegrini: l’Inter è alla finestra proprio come per Hernandez, rientrato allo United dopo il prestito al Real Madrid e pronto a rifare presto le valige.
Attesi movimenti anche in uscita: Guarin piace al Fenerbahce (“per ora non è arrivata nessuna offerta” ha fatto sapere il suo procuratore), Nagatomo interessa sia alla Sampdoria che allo Schalke 04 mentre Kuzmanovic è finito nel mirino del neopromosso Bologna.