Avanti il prossimo. Il mercato estivo prosegue a ritmi serrati, anche se il discorso vale solo per qualcuno. Per un Milan che ha già fatto sei acquisti e si appresta a concludere il settimo, infatti, ci sono le attese di Juventus, Napoli, Roma, Lazio e, parzialmente, Inter, tutte in attesa del momento giusto per piazzare il colpo. La settimana che viene sarà molto importante, perché le big hanno iniziato le rispettive tournée e cominciano ad avere fretta: tra un mese esatto, è bene ricordarlo, il campionato avrà già mandato in archivio la prima giornata.
Milan senza freni: Okafor è ufficiale, domani tocca a Chukwueze
È indubbio che il grande protagonista del momento sia il Milan di Cardinale, alle prese con un’infornata di acquisti superiore alle più rosee aspettative. Le premesse dopo la cacciata di Maldini e la cessione di Tonali erano tutt’altro che buone, invece la coppia Furlani-Moncada si è messa al lavoro e ha quasi completato l’opera, quantomeno in entrata. Ieri è diventato ufficiale anche l’acquisto di Okafor, preso dal Salisburgo per 14 milioni (contratto fino al 2028), mentre oggi potrebbe essere il giorno di Chukwueze, in arrivo dal Villarreal per 20 milioni più 8 di bonus. L’indizio decisivo è arrivato ieri quando gli spagnoli non lo hanno convocato per l’amichevole contro l’Hannover: il nigeriano, del resto, è virtualmente un giocatore del Milan, tanto che dovrebbe sbarcare in città già oggi per sottoporsi alle visite mediche di rito. Con questo ennesimo colpo il mercato in entrata è quasi completo, anche se all’appello mancano ancora un centrocampista (lavori in corso con il Valencia per Musah) e un terzino sinistro (piace Calafiori del Basilea). Agosto però sarà dedicato quasi interamente alle cessioni dei cosiddetti esuberi, vale a dire Origi, Rebic, De Ketelaere, Messias e Ballo-Touré: piazzarli non sarà semplice, ma Furlani e Moncada hanno già fatto vedere di saperci fare.
L’Inter ha fretta: servono due portieri (Sommer e Trubin) e un attaccante (Morata o Balogun)
Ore frenetiche pure in casa Inter, dove bisogna fare i conti con un’inattesa emergenza portieri. I nerazzurri infatti, dopo la cessione di Onana e l’addio di Handanovic, sono sguarniti e stanno cercando di accelerare la trattativa con il Bayern per Sommer, in attesa di limare il prezzo con lo Shakhtar per Trubin. Lo svizzero sembrava a portata di mano, poi però i tedeschi hanno preso tempo e lo hanno convocato per la tournée in Giappone. I tempi di recupero di Neuer e la mancanza di un sostituto rallentano l’operazione, altrimenti già definita per 4 milioni, dunque Inzaghi è partito per il Giappone (dove affronterà Al-Nassr e Psg) con i giovani Stankovic e Di Gennaro e il redivivo Radu. All’appello manca anche un attaccante e qui la dirigenza sta lavorando su due tavoli: da una parte l’usato sicuro Morata, che i nerazzurri valutano 15 milioni (20 il prezzo dell’Atletico, anche se trattabili), dall’altra il giovane Balogun, sicuramente più di prospettiva ma anche più costoso (40 milioni).
Lukaku tenta il riavvicinamento, l’Inter gli chiude la porta in faccia
Nulla da fare invece per Lukaku, nonostante il belga stia tentando un clamoroso riavvicinamento. La Juventus infatti non ha dato seguito al flirt iniziale, anche perché l’eventuale cessione di Vlahovic non sembra potersi sbloccare a breve, dunque Romelu, forse spaventato dalla prospettiva di una stagione in tribuna al Chelsea, ha provato a riallacciare i fili con l’Inter, trovando però la porta sbarrata. Proprietà e dirigenza si sono sentiti presi in giro, ma è soprattutto lo spogliatoio a non volerne più sapere: Lukaku, che ieri ha pubblicato un post su Instagram piuttosto criptico (“quando l’odio non funziona raccontano bugie”), non è nuovo a clamorosi colpi di scena, ma questa volta la sensazione è che il matrimonio con l’Inter sia definitivamente saltato.
La Juve si avvicina a Kessié e studia David per (l’eventuale) post Vlahovic
Giornate di lavoro anche per Giuntoli, che approfitta della tournée americana della Juve per tessere le sue tele. L’amichevole col Barcellona (poi saltata per un virus intestinale che ha decimato i catalani) è stata l’occasione per parlare di Kessié, identificato da Allegri come il centrocampista ideale per rinforzare la mediana bianconera. Effettivamente la cerniera con Rabiot e Locatelli intriga, tanto più che i blaugrana hanno aperto al prestito, conditio sine qua non indicata da Giuntoli. L’ivoriano vorrebbe un ruolo più centrale che Xavi non è disposto a dargli, ragion per cui ha detto sì alla Juventus, anche se poi ci sarà da fare i conti con il suo ingaggio da 6,5 milioni a stagione, non proprio il massimo per chi deve anzitutto rivedere (al ribasso) le proprie uscite. Nel frattempo si osserva con grande attenzione ciò che succede in Europa, con la consapevolezza che presto potrebbe scattare il giro delle punte. Dusan Vlahovic potrebbe finirci in mezzo e Giuntoli non vuole farsi trovare impreparato: sullo sfondo c’è sempre il nome di Lukaku, ma a Torino vagliano anche altre strade più giovani e intriganti come Jonathan David, canadese del Lille considerato l’erede di Osimhen. I francesi lo valutano 60 milioni, cifra alta ma non irraggiungibile per la Juve, soprattutto se dovesse arrivare una proposta indecente per Vlahovic, che peraltro guadagna di più. Intanto è diventata ufficiale la cessione di Arthur alla Fiorentina, seppur in prestito oneroso (2 milioni) con diritto di riscatto fissato a 20: il brasiliano, contestualmente, ha rinnovato il contratto fino al 2026, in modo da spalmare l’ingaggio.
Il Napoli tratta il rinnovo di Osimhen, ma c’è il nodo della clausola rescissoria
E le altre che fanno? Il Napoli campione in carica, al momento, si sta occupando principalmente di Osimhen, nel tentativo di rinnovargli il contratto e rimandare il discorso cessione almeno di un anno. De Laurentiis, infatti, si sta accorgendo che il mercato delle punte stenta a decollare, in particolare di fronte alle cifre monstre da lui richieste, inoltre il nigeriano non ha mai palesato la volontà di andarsene, ribadendo a più riprese il feeling con squadra e città. La condizione però è il rinnovo di contratto e qui subentra il lavoro di Calenda: Adl offre un ingaggio di 7 milioni, lui accetterebbe ma solo con una clausola rescissoria da 90-100 milioni, molto più bassa della valutazione attuale del presidente. Decisamente più semplice prolungare il rapporto con capitan Di Lorenzo che ha firmato fino al 2029, e a breve potrebbe imitarlo anche Mario Rui, vicino a un accordo fino al 2026.
La Roma si avvicina a Scamacca, la Lazio punta Zielinski
A proposito di punte, Mourinho aspetta con impazienza di averne almeno una per la sua Roma, visto e considerato che Abraham starà fuori per parecchio tempo. La novità è che il West Ham non ha convocato Scamacca per l’amichevole di ieri, dunque le quotazioni di un suo arrivo in giallorosso crescono, anche se va ancora trovata la formula giusta: gli inglesi, infatti, accettano il prestito solo con obbligo di riscatto. Piano piano comincia a muoversi anche la Lazio di Lotito, che in attesa di accogliere Castellanos (sarà lui il vice Immobile, sempre che Ciro non emigri in Arabia Saudita) cerca di regalare a Sarri il sostituto di Milinkovic-Savic. Il prescelto è Zielinski, la cui situazione contrattuale lo spinge lontano da Napoli (a meno che non accetti un rinnovo al ribasso), ma la trattativa è tutt’altro che semplice: con De Laurentiis e Lotito, del resto, non potrebbe essere altrimenti…