“Chi non salta rossonero è”. Erick Thohir ha scelto questo slogan, vero e proprio must per tutti gli interisti, per esprimere le prime parole in italiano da presidente dell’Inter. Già, perché l’Assemblea dei soci ha ratificato ciò che nessuno si sarebbe aspettato, almeno fino a poche ore fa: il nuovo Cda infatti sarà diretto proprio dal tycoon indonesiano. Il ruolo di vice presidente toccherà ad Angelo Mario Moratti, figlio di Massimo che invece ricoprirà “solo” una carica onoraria. E allora la scena è tutta per lui, il nuovo capo dell’Inter che già fa sognare i tifosi. “Il nostro obiettivo è portare il club a essere in salute dal punto di vista economico e finanziario per competere a livello internazionale – ha spiegato Thohir. – Vogliamo rendere l’Inter vincente, bella ed entusiasmante da vedere, insomma più forte di questa nel giro di due o tre anni. Mazzarri comunque sta facendo un ottimo lavoro, abbiamo piena fiducia in lui”.
Le linee guida sono tracciate: il club dovrà sì crescere, ma gradualmente. Dunque niente spese pazze sullo stile di sceicchi e russi, ma innesti di qualità, possibilmente giovani. Si muoverà così la nuova dirigenza nel mercato di gennaio, salvo occasioni particolari. Una potrebbe essere Edin Dzeko, considerato ideale per ovviare all’assenza di Milito. Il bosniaco inoltre non sta trovando molto spazio con Pellegrini e lascerebbe di corsa il City per trasferirsi a Milano. La priorità però riguarda le fasce: Mazzarri ha chiesto rinforzi e sicuramente li avrà. Oltre a Isla (da tempo sul taccuino di Branca e Ausilio), piacciono Insùa dell’Atletico Madrid e Vrsaljko del Genoa. Ma il sogno è sempre Radja Nainggolan, centrocampista belga che piace a Thohir anche per le sue origini indonesiane.
Qui però ci sarà da scontrarsi. Anzitutto con Cellino, sempre poco propenso a cedere i suoi gioielli, poi con la Juventus, che da tempo fa la corte al mediano rossoblu. Conte ha chiesto rinforzi là in mezzo e Nainggolan farebbe proprio al caso suo. Difficile però che il belga possa lasciare Cagliari a gennaio, ecco perché Marotta continua a lavorare ai fianchi del Porto. L’obiettivo è Fernando, che a giugno 2014 andrà in scadenza di contratto. La Juve ha ottime possibilità di prenderlo a parametro zero per la prossima stagione, ma in Corso Galileo Ferraris stanno valutando l’ipotesi di anticiparne l’arrivo, previo un indennizzo ai portoghesi.
Ma il vero sogno di Conte riguarda gli esterni d’attacco, ruolo attualmente coperto dal solo (e peraltro infortunato cronico) Pepe. Sul taccuino di Marotta ci sono i nomi di Biabiany e Menez, e se il primo piace da tempo ma costa 8 milioni, il secondo si libererà a parametro zero nel 2014. Vale dunque lo stesso discorso fatto in precedenza per Fernando, anche perché i soldi non abbondano di certo. A meno che non venga fatto un sacrificio, che in questo momento ha le sembianze di Mirko Vucinic. Il montenegrino è uno dei fedelissimi di Conte, ma l’esplosione di Llorente e la voglia di 4-3-3 (modulo relativamente adatto a lui) potrebbero spedirlo lontano da Torino già a gennaio.
Sarà un inverno caldo anche per il Napoli, visti i propositi bellicosi di Aurelio De Laurentiis. “Investirò 50 milioni nel prossimo mercato” ha fatto sapere il presidente azzurro, e visti i precedenti c’è da credergli. L’obiettivo è quello di rinforzare la squadra in tutti i reparti: la difesa (piace Antonelli del Genoa e se parte Cannavaro potrebbe arrivare Skrtel dal Liverpool), il centrocampo (oltre al gia citato Fernando interessa anche Matuidi) e l’attacco (servirebbe un vice Higuain, il nome caldo è quello di Finnbogasson dell’Heerenveen).
La classifica imporrebbe anche alla Roma investimenti, ma Sabatini sembra pensare più al futuro che al presente. La pista del momento infatti porta al giovane Iturbe, del quale Firstonline vi ha relazionato in settimana. L’argentino gioca nel Verona ma è di proprietà del Porto: il riscatto è fissato a 15 milioni, prezzo che tenta i giallorossi. Occhio però anche all’Inter, da oggi seria concorrente su ogni giovane di qualità del nostro campionato. Non starà a guardare nemmeno la Lazio, che necessita di un vice Klose. Arriverà, anche se non subito. Lotito e Tare hanno bloccato per giugno Filip Djordjevic, 26enne serbo del Nantes, che ha già realizzato 8 gol in 13 partite di Ligue 1 e che arriverà a parametro zero. Il resto è legato a Hernanes: dovesse partire, ecco che a Roma potrebbe sbarcare Lodi, finito ai margini del Genoa di Gasperini.
Infine il Milan. Non ci siamo certo dimenticati dei rossoneri, è solo che in questo momento su Via Aldo Rossi (a proposito, bisogna cominciare ad abituarsi!) c’è tanta, tanta confusione. Chi progetterà il mercato invernale? L’ad uscente Adriano Galliani (per lui tira aria di futuro politico in Forza Italia) o gli uomini di Barbara Berlusconi? Quel che è certo è che, oltre a Rami, arriverà anche Honda, la cui moglie è stata avvistata nei giorni scorsi a Milano per cercare casa. Il resto dipenderà da tante cose, a cominciare dall’allenatore. Che per ora è Massimiliano Allegri, ma occhio a Inzaghi. Superpippo, il cui contratto scadrà nel lontano 2016, scalpita da mesi: riuscirà il tecnico livornese ad avere la meglio ancora una volta?