Un mercato da top player, in entrata e in uscita. In attesa di vedere come andrà a finire la stagione calcistica, con coppe e campionati nelle fasi cruciali, questa sosta è utile per fare un punto sul futuro. Che si comincia a programmare già ora, anche se, ovviamente, le esigenze cambiano a seconda della squadra in questione.
Chi promette molto è la Juventus, desiderosa (Marotta dixit) di aumentare ulteriormente la propria qualità. E siccome la stessa è già piuttosto elevata, l’unico modo per farlo è acquistare grandi giocatori, i cosiddetti top player. Considerati irraggiungibili fino all’estate scorsa, potrebbero diventare accessibili in quella che verrà. Questione di brand (quello bianconero sta aumentando e la Champions potrebbe accrescerlo ulteriormente) ma anche di opportunità. Quelle che, per esempio, potrebbero portare in Italia uno come Radamel Falcao oppure ricondurre all’ovile, seppur in un’altra città, Edinson Cavani. Sono loro i primi nomi sul taccuino della Juventus e questa, a dire il vero, non è una novità.
Rispetto al passato però sono decisamente cambiati gli scenari. Il colombiano non si è affatto ambientato al Manchester United, dove ha trovato in Van Gaal un fiero, e inaspettato, oppositore. Il santone olandese l’ha prima strappato in prestito al Monaco, poi, dopo aver puntato su di lui nella prima parte di stagione, lo ha messo da parte. E così El Tigre (4 gol in 19 partite di Premier) si è ritrovato in panchina o a giocare solo pochi minuti: è chiaro che, con questi presupposti, il faraonico diritto di riscatto (55 milioni) non verrà esercitato, così come è lampante che il Monaco di Ryboloyev non lo rivoglia (altrimenti perché prestarlo?).
Marotta osserva ma non trascura neanche la pista Cavani. El Matador a Parigi ha avuto più fortuna (18 reti stagionali in 40 presenze) ma la presenza di Ibrahimovic lo ha spesso limitato, costringendolo a giocare in un ruolo non suo. A Torino invece sarebbe la stella e la convivenza con Tevez sembra decisamente più possibile. Molto però dipenderà da Paul Pogba, come sempre, da tre anni a questa parte, l’uomo più richiesto. Il suo futuro è in bilico: può restare a Torino oppure essere ceduto. Dipenderà soprattutto da lui, ma anche dalle offerte che arriveranno sul tavolo di Corso Galileo Ferraris. Dalla Francia, per esempio, ipotizzano che il Psg sia pronto a mettere sul piatto Cavani, Verratti e 20 milioni: dire di no sarebbe difficile…
Anche l’Inter si prepara a un’estate movimentata, altrimenti i proclami di Mancini (“l’anno prossimo lotteremo per lo scudetto”) rischierebbero un effetto boomerang. Per recuperare i 30 punti che la separano dalla Juve ci vorranno acquisti di qualità, possibilmente a prezzi di saldo. Attenzione però all’Europa League: non andarci (scenario altamente probabile) potrebbe addirittura trasformarsi in un vantaggio. Senza coppe infatti non esistono obblighi di Financial Fair Play e Thohir potrebbe così investire senza la scure dell’Uefa (sempre che voglia farlo, s’intende). E poi toccherà a Mancini, uno che sa come attirare top player.
Ci sta già provando con Yaya Touré, centrocampista un po’ attempato (32 anni il prossimo 13 maggio) ma ancora in grado di fare la differenza. Poi molto dipenderà dalle uscite: Handanovic, Icardi, lo stesso Kovacic, qualcuno potrebbe partire e finanziare così la ricostruzione nerazzurra.
Impossibile, almeno per il momento, ipotizzare scenari concreti per Milan, Roma e Napoli. I tre club in questione infatti vanno verso rivoluzioni vere e proprie, che toccheranno società (è il caso dei rossoneri, ma anche dei giallorossi) e allenatore (Napoli, Milan e, forse, la stessa Roma). Di questo però parleremo nella prossima puntata…