L’ora delle scelte. Le big nostrane si preparano alla fase più calda del mercato, in cui le voci lasciano spazio ai fatti: solo chi saprà muoversi meglio, in entrata e soprattutto in uscita, riuscirà a centrare i desideri d’inizio estate, trasformandoli in realtà da mostrare sul campo.
Juve, le cessioni di Soulé e Huijsen sbloccano l’acquisto di Todibo: poi l’assalto a Koopmeiners
La regina del mercato, almeno in questa fase, è sicuramente la Juventus, alle prese con una vera e propria rivoluzione firmata dalla coppia Giuntoli-Thiago Motta (ancora agli albori, vista la sconfitta per 3-0 rimediata nell’amichevole contro il Norimberga). La settimana appena trascorsa è servita soprattutto a finalizzare le cessioni di Soulé e Huijsen, il primo alla Roma per 26 milioni più 4 di bonus, il secondo al Bournemouth per 15 più 3 (e il 10% sulla futura rivendita). Soldi freschi e necessari per finanziare i prossimi acquisti, visto che Thiago Motta ne vuole almeno altri tre. La priorità assoluta è un difensore centrale e la scelta è caduta da tempo su Todibo, con cui la Juve conta di chiudere entro qualche ora. La volontà del francese ha giocato un ruolo determinante nell’affare, tanto che il Nizza ha dovuto accettare le condizioni di Giuntoli: prestito oneroso (8-10 milioni) con riscatto obbligatorio attorno ai 30.
La Signora, in attesa di cedere ancora (sul mercato ci sono Chiesa, McKennie, Kostic, Rugani, Milik, Arthur e De Sciglio), potrà così utilizzare il denaro incassato per un esterno offensivo e un centrocampista-trequartista. I nomi caldi sono quelli di Galeno del Porto (attualmente in vantaggio su Adeyemi visto che il Dortmund, a differenza dei lusitani, non ha necessità di vendere) e del “solito” Koopmeiners, per cui si prospetta la trattativa più complessa dell’estate. L’Atalanta, per bocca dell’ad Luca Percassi, ha ribadito che l’olandese non è sul mercato, ma in realtà il messaggio è più sottile: il giocatore non sarà svenduto, anzi difficilmente si muoverà per meno di 60 milioni. La Juve invece lo valuta 40-45 e spera di convincere i bergamaschi ad accettare qualche contropartita, forte del gradimento assoluto del diretto interessato.
La Roma s’è desta: dopo Soulé e Dahl, si avvicina anche Dovbyk
L’altra grande protagonista degli ultimi giorni è la Roma di Ghisolfi, scesa finalmente in pista dopo una lunga fase di attesa. Il ds giallorosso ha messo a segno il colpo Soulé, regalando a De Rossi l’esterno tanto desiderato. Investimento importante, ma non certo l’unico per un attacco completamente rivoluzionato: all’appello manca ancora il centravanti di peso e qui la Roma è vicina a piazzare un colpo da prima pagina. Si tratta di Artem Dovbyk, nella scorsa stagione capocannoniere della Liga (27 gol) con il Girona. L’ucraino, protagonista invece di un Europeo negativo (come tutta la sua Nazionale, del resto), sembrava ormai a un passo dall’Atletico Madrid, poi però sono sopraggiunti dissidi sul contratto e Ghisolfi, complice il gradimento della moglie Yuliia (molto influente sulle scelte del marito), ne ha approfittato. Dovbyk firmerà un quadriennale da 3 milioni a stagione, mentre al Girona ne andranno 32 più 5 di bonus, per quello che sarebbe uno dei colpi più onerosi della storia del club. De Rossi, dopo il centrocampista Le Fée e il terzino Dahl (sbarcato venerdì mattina nella capitale), si prepara ad accogliere un attacco di alto livello e a lanciarsi definitivamente all’assalto di un posto Champions.
Il Milan stringe per Pavlovic ed Emerson Royal, Furlani prova a vendere Thiaw, Adli e Bennacer
Fase di stallo per quanto concerne il Milan, che si prepara però a chiudere per Pavlovic ed Emerson Royal. Il difensore serbo, proprio come nella trattativa tra la Juve e Todibo, continua a ribadire al Salisburgo di volere solo i rossoneri, ragion per cui il club austriaco sta piano piano cedendo sulle richieste iniziali. L’operazione dovrebbe chiudersi per 20 milioni comprensivi di bonus, 5 in più di quelli per Emerson Royal, l’altro nome caldo del momento. Il terzino brasiliano ha lavorato ai fianchi del Tottenham per diverse settimane, facendo sì che gli Spurs abbassassero le pretese: Furlani ha ringraziato e ora è pronto a concretizzare la (lunga) trattativa, regalando a Fonseca un rinforzo sulla destra. La lentezza nel comprare, comunque, si spiega anzitutto con la mancanza di cessioni, ma le cose potrebbero presto cambiare. Il Milan, infatti, sta lavorando per cedere tre pezzi importanti come Thiaw, Bennacer e Adli, il primo al Newcastle (si parla di 40 milioni), gli altri due in Arabia (50 per l’algerino, 15 per il francese). Operazioni che consentirebbero gli arrivi di Fofana, Samardzic e Cardoso (Betis Siviglia), ma anche di un altro difensore (si parla di Lucumi del Bologna e Igor del Brighton) e di una punta (Fullkrug resta molto gradito). Nel frattempo sono stati ceduti a titolo definitivo sia Daniel Maldini (Monza, 3 milioni) che Simic (Anderlecht, 3 milioni più il 20% sulla futura rivendita).
Inter: Carboni al Marsiglia avvicina Gudmundsson, fase di stallo per il difensore
Prosegue in totale serenità il mercato dell’Inter, l’unica ad aver già completato gran parte della rosa con gli arrivi di Zielinski e Taremi, oltre che con la conferma di tutti i big (e a breve arriverà anche il rinnovo di Dumfries fino al 2028). Il lavoro però non è ancora finito, perché Inzaghi vorrebbe un difensore sul lato sinistro (necessario dopo l’infortunio di Buchanan) e un altro attaccante per completare il reparto con Lautaro, Thuram e Taremi. La prima casella sarebbe già stata riempita da tempo con Hermoso, ma Oaktree ha posto il veto, bloccando un acquisto ormai in dirittura d’arrivo per motivi anagrafici. Inzaghi, a cui la carta d’identità interessa poco, ha provato a spingere per lo svincolato Rodriguez, trovando la porta nuovamente sbarrata. La proprietà, insomma, vorrebbe un giovane futuribile, ma il budget non consente investimenti importanti: la palla, a questo punto, passa a Marotta, Ausilio e Baccin, alla ricerca della migliore opportunità qualità-prezzo. In attacco invece è tutto più chiaro, visto che il nome di Gudmundsson mette d’accordo sia la proprietà che il gruppo dirigente, a patto che si verifichino alcune condizioni. La prima è che l’islandese arrivi in prestito, scenario che non piace molto al Genoa, il cui potere è però limitato dal processo per violenza sessuale a cui dovrà sottoporsi a novembre, dopo l’assoluzione in primo grado. I rossoblu potrebbero così venire incontro all’Inter, che però deve alleggerire il reparto con le cessioni di Carboni, Correa e Arnautovic. Il primo è ormai a un passo dal Marsiglia di De Zerbi, che lo prenderà in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 40 milioni: Marotta vorrebbe che la cifra fosse leggermente più alta, ma la sensazione è che si chiuderà presto. I casi Correa e Arnautovic, invece, sono più complicati, visto che entrambi non rientrano più nei piani di Inzaghi. L’argentino potrebbe andare in Arabia, mentre per l’austriaco, al momento, non si registrano offerte degne di nota.
Napoli, tutto ruota attorno a Osimhen: Adl vuole chiudere col Psg e prendere Lukaku
Anche per il Napoli sono giorni di attesa, nella speranza che si sblocchi presto la vicenda Osimhen. Inutile girarci attorno, tutto ruota sul nigeriano e sulla sua cessione al Psg, unico top club presentatosi alla porta di Calenda. Le sirene arabe, infatti, non sono mai state prese in considerazione dal giocatore, deciso a restare nel calcio che conta, inoltre la presenza di Campos (suo scopritore ai tempi del Lille) è per lui garanzia assoluta. I francesi però hanno smesso da tempo di fare follie, dunque non hanno nessuna intenzione di pagare la clausola rescissoria da 130 milioni fissata da De Laurentiis, tanto più che prima devono cedere Gonzalo Ramos e Kolo Muani. Conte è così costretto a fare buon viso a cattivo gioco, ma in realtà freme per avere a disposizione Lukaku, a sua volta “parcheggiato” in attesa del semaforo verde. Nel frattempo si è sbloccata la vendita di Lindstrom all’Everton (prestito da 3 milioni con riscatto fissato a 22) e a breve saluteranno anche Ostigard, Cajuste e Gaetano. Manna ha già pronti gli acquisti di Brescianini dal Frosinone (12 milioni, il 50% andrà al Milan) e Gilmour dal Brighton (10), a conferma di una rivoluzione sempre più forte, in perfetto stile Conte.