In casa Inter non si è ancora spenta l’eco per la cessione di Kovacic al Real Madrid (il giocatore sarà presentato al Bernabeu mercoledì), un affare che porterà nelle casse nerazzurre 35 milioni di euro subito più i bonus da valutare al termine della stagione. Ora, però, è arrivato il momento di chiudere le trattative avviate da tempo, per consegnare a Roberto Mancini la squadra che il tecnico reclama.
Certo, la partenza di Kovacic, sentendo le parole dell’allenatore, è stata dettata dal fair play finanziario, una motivazione che mal si sposa con le pretese del tecnico stesso di avere almeno tre giocatori nuovi: Perisic (che il Wolfsburg valuta 20 milioni), Felipe Melo (fresco di rinnovo con il Galatasaray, che a questo punto per liberarlo potrebbe chiedere dai 10 ai 15 milioni) e un laterale sinistro, con Criscito (15 milioni la valutazione dello Zenit) in vantaggio su Coentrao.
Dal punto di vista economico, Kovacic è stato un affare: acquistato per 14,5 milioni dalla Dinamo Zagabria, il croato era a bilancio per 7, il che permetterà ai nerazzurri una plusvalenza di circa 30 milioni. Altro discorso è quello tecnico: a 21 è stato giusto cederlo con il rischio che maturando diventi un big?
Per Ausilio ormai quel che è fatto è fatto, ora serve scatenarsi sul mercato: se dovesse saltare Perisic, ecco pronta l’alternativa Perotti: prestito a 2 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 12. Nulla da fare, invece, sul fronte Nasri, altro nome accostato all’Inter nelle ultime ore. Una voce, smentita però dall’agente del giocatore del City, Jean-Pierre Bernes: “Ho sentito delle voci in Italia riguardanti l’Inter e Samir, ma non c’è assolutamente nulla di concreto con il club nerazzurro. Resterà a Manchester? Posso dire che non c’è nulla con l’Inter”.
Anche la Juventus è al lavoro per completare l’organico, con il tassello del numero 10 che è ancora vuoto sulla scacchiera di Allegri. Marotta ha fatto un ultimo rilancio per Draxler: la Juventus offrirà allo Schalke 18 milioni più 9 di bonus e oltre questa cifra non intende andare. I tedeschi, però, lo valutano non meno di 30 milioni e la distanza è molto difficile da colmare. Al giocatore, invece, è stato offerto un contratto di 5 anni a 3,2 milioni a stagione.
Anche da Madrid non arrivano buone notizie, perchè l’agente di Isco, Rafael Comino, ha negato un contatto tra il suo assistito e i bianconeri: “Non c’è nulla, se non quello che scrivono i giornali”, ha tagliato corto il procuratore. Accelerata improvvisa, invece, per Alex Sandro. La strada per il terzino sinistro del Porto sembrava difficile da percorrere data la concorrenza di Real Madrid e Manchester City, ma il club bianconero nella serata di ieri ha raggiunto un accordo di massima con i lusitani per una cifra superiore ai 20 milioni di euro (18 milioni + 4 di bonus). Per il giocatore è pronto un contratto quinquennale.
Il Milan continua a seguire con interesse la pista Ibrahimovic, anche se non è ancora tempo per Galliani di affondare il colpo. Dalla Turchia arriva la notizia che il Galatasaray si è chiamato fuori dalla corsa. In una nota indirizzata ai tifosi e pubblicata sul proprio sito internet, i campioni di Turchia scrivono: “abbiamo indicato a più riprese che l’attaccante del Paris Saint Germain Zlatan Ibrahimovic non è nell’agenda trasferimenti del Galatasaray, ma alcuni media continuano a pubblicare notizie e a scrivere commenti su questo argomento. Chiediamo ai sostenitori del Galatasaray di non fare affidamento su queste notizie speculative e senza fonte”.
Galliani, però, sa bene che non basta questo per considerare lo svedese più vicino. Nell’ultimo colloquio di Ibra e Raiola con Al-Khelaifi, il presidente del Psg ha ribadito che non intende liberarlo, ma da qui al 31 agosto può succedere ancora di tutto. Dello svedese ha parlato anche Silvio Berlusconi, in tribuna a San Siro per il primo impegno ufficiale della stagione in Coppa Italia (vittoria rossonera per 2-0 sul Perugia con reti di Honda e Luiz Adriano): “Se Ibrahimovic vuole venire al Milan, lo aspettiamo a braccia aperte”, è stato il suo commento che lascia intendere come tutto sia ancora da decidere.
Nel frattempo i rossoneri lavorano anche sul centrocampo: per fare un’offerta per Soriano (10 milioni) serve l’ok di Berlusconi, mentre per quanto riguarda Witsel, dopo il contatto telefonico di martedì scorso tra la dirigenza del Milan e gli intermediari dell’operazione, lunedì prossimo a Taormina si incontreranno i mediatori e alcuni rappresentanti della società milanista per stringere sul belga. Lo Zenit chiede 35 milioni, il Milan non vuole andare oltre i 25.
Dopo aver ceduto Romagnoli al Milan, la Roma ha accolto Antonio Rüdiger a Trigoria. Il difensore è arrivato dallo Stoccarda e ha subito sostenuto le visite mediche. I controlli sono stati più accurati del solito perché il giocatore, che vanta già sei presenze con la nazionale tedesca, è reduce da un intervento in artroscopia al menisco del ginocchio destro. Lo staff medico giallorosso però non è preoccupato dalle condizioni di Rüdiger, che probabilmente sarà disponibile per metà settembre, dopo la sosta del campionato.
Alla Roma costerà circa 10 milioni, tra prestito e diritto (che potrebbe diventare obbligo a determinate condizioni) di riscatto. Più o meno la stessa cifra incassata per la cessione di Yanga-Mbiwa al Lione. Chiuso il primo rinforzo, Sabatini lavorerà per dare a Garcia anche un altro centrale, vista la partenza di Romagnoli. I nomi che si fanno sono quelli di Sakho e Zouma.
Capitolo Sampdoria: dopo essere tornato in blucerchiato, Antonio Cassano ha già iniziato a fare “mercato”, mandando messaggi a Mario Balotelli nei quali spinge l’ex compagno di nazionale a raggiungerlo alla Samp. Negli ultimi giorni, tramite i social, Balotelli ha fatto capire di essere motivato a tornare grande: “I risultati arriveranno”, ha scritto su Twitter e “Sta al re decidere quando è il momento di tornare sul trono” su Instagram.
I 6 milioni di ingaggio che il centravanti percepisce a Liverpool sono un ostacolo insormontabile, a meno che non sia la stessa società inglese a contribuire pagandone almeno la metà. L’ennesima “ultima occasione” per Balotelli potrebbe così diventare realtà.